“Avant que nature meure” Silvia Cini  MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna Giovedì 28 Marzo - 18.30

"Avant que nature meure" al MAMbo di Bologna

“Avant que nature meure”
Silvia Cini

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Giovedì 28 Marzo - 18.30

Presentazione del progetto Avant que Nature Meure. La botanica sociale di Silvia Cini, tra pratica artistica ed environmental humanities

Giovedì 28 marzo, alle 18:30, la sala conferenze del MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna ospita la presentazione del progetto di Silvia Cini, Avant que Nature meure tra i vincitori dell’undicesima edizione dell’Italian Council, programma di promozione internazionale per l’arte contemporanea italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, AMBITO 1 - Committenza Internazionale e Acquisizione di nuove opere per i musei pubblici italiani, ente proponente il Museo Orto Botanico di Roma, Dipartimento di Biologia Ambientale, Sapienza Università di Roma con ELTE University Botanical Garden Budapest, destinato all'Istituto Centrale per la Grafica a Roma.
Silvia Cini pone come centro della propria pratica artistica l’ecosistema, prendendone in analisi specifici elementi e compiendo una trasposizione simbolica nei rapporti interpersonali e sociali, come per la simbiosi tra orchidee e ife dei funghi, che diviene metafora del mutuo appoggio.
L’agire artistico diviene indagine botanica e geologica, studio del terreno, della pietra, delle argille, dando voce a una storia plurale e non solo umana, ma interspecie, fatta di tempo, rovine, memoria dello spontaneo e del selvatico. 
Il lavoro di ricerca e mappatura delle orchidee spontanee che crescono nelle aree metropolitane costituisce il centro generativo di questo progetto di Silvia Cini - che ha avuto la sua prima tappa espositiva all’ELTE Botanical Garden di Budapest - e diviene la chiave per approfondire con i partecipanti al talk alcune questioni emergenti: le implicazioni della rilettura dal punto di vista botanico dei contesti urbani e dell’antropizzazione del paesaggio, nonché degli immaginari che germinano attorno alla flora selvatica negli intrecci tra arte contemporanea e rappresentazioni scientifiche.

Silvia Cini in dialogo con Umberto Mossetti curatore Orto Botanico ed Erbario | Sistema Museale di Ateneo - Università di Bologna e Riccardo Venturi, critico e storico dell’arte, docente presso École des Arts de la Sorbonne. Modera l'incontro Alessandra Pioselli, curatrice del libro e dei talk del progetto, lo introduce Lorenzo Balbi direttore di MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna.

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni, 14 - 40121 Bologna
http://www.mambo-bologna.org/

L'evento sarà, inoltre, in diretta sul canale YouTube MAMbo Channel.

Silvia Cini è un artista e curatore, le sue opere vivono del dialogo, spesso personale, che crea con il pubblico. Il suo interesse si focalizza frequentemente sul paesaggio, come metafora sociale, integrando installazioni audio ambientali e ricerca botanica. Giovanissima, è tra i fondatori del Gruppo Immagini, collabora con Keith Haring alla realizzazione dell'evento che porterà al murale di Pisa. Nel 1994 crea a Milano con Salvatore Falci il gruppo AAVV, collabora con Cesare Pietroiusti per DisorsordinAzioni, il Gioco del Senso e Non senso (XII Quadriennale di Roma) e il Gruppo Oreste con il quale parteciperà alla 48^ Biennale di Venezia. Nel 1997 cura la serie di mostre Frame al Ferro di Cavallo in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Roma, promuovendo gli albori dell'arte di relazione e dell'arte pubblica in Italia. Collabora con Carolyn Christov Bakargiev e Hans Hulrich Obrist all'Acàdèmie de France à Rome per la realizzazione della mostra La Ville, Le Jardin, La Memorie. Svolge negli anni l'attività curatoriale, (Invideo per la Triennale di Milano, Icityperiferiche, Palazzo Re Enzo Bologna, Loggia della Mercanzia Genova, Cartabianca, Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce Genova, Cantieri Culturali della Zisa, Palermo), affiancandole quella espositiva. Ha collaborato dalla fine degli anni Novanta con la Galleria Neon, alternando mostre personali e collettive (Galleria Continua, Zero, GoldanKauf) in Italia e all’estero. Ha collaborato con la Facoltà di Architettura del Paesaggio di Genova tenendo workshop su arte e paesaggio. Nel 2000 riceve da Fabio Mauri, alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma, ora MACRO, il premio Atelier. La città di Genova, in occasione di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura, le assegna, tramite il Museo Villa Croce, il Premio Duchessa Galliera. Nel 2022 è tra i vincitori dell’Undicesima edizione dell’Italian Council AMBITO 1.

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