Le collezioni del Museo Erbario
Le collezioni storiche e contemporanee del Museo Erbario di Roma (RO) comprendono circa 1.120.000 esemplari, ciò che colloca il Museo Erbario RO fra i principali Erbari italiani e d'Europa. Esse sono suddivise in sei erbari: Romano, Generale, Cesati, Montelucci, Anzalone e Didattico. I primi tre costituiscono le collezioni storiche, l'Erbario Didattico è la collezione di consultazione da parte degli utenti. È costituita da circa 3000 esemplari ordinati alfabeticamente per Famiglia, Genere, Specie (secondo Pignatti S., 1982 - Flora d'Italia) ed è in continuo incremento.
Erbario Romano
Erbario fanerogamico, nato per iniziativa di Pietro Romualdo Pirotta; riunisce gli esemplari del territorio laziale secondo i confini definiti da P. R. Pirotta ed Emilio Chiovenda nell’introduzione al primo fascicolo della Flora Romana (1900). P. R. Pirotta volle riunire in un unico corpo i materiali già esistenti e le nuove raccolte da lui appositamente promosse e incoraggiate. Il suo allestimento rese disponibile una documentazione che sarebbe dovuta servire nel lavoro di preparazione della Flora Romana, della quale videro la luce, purtroppo, solo i primi due fascicoli di carattere storico bibliografico. Contiene la parte romana degli Erbari di Francesco Antonio Sebastiani, Ernesto Mauri, Elisabetta Fiorini-Mazzanti, Piero Sanguinetti, Ettore Rolli. La consistenza attuale dell’Erbario Romano viene stimata in circa 69.500 fogli con un numero di campioni valutato intorno a 174.000, distribuiti in 121 Famiglie e 747 Generi.
Erbario Generale
L’Erbario, distribuito nelle due sezioni fanerogamica e crittogamica, riunisce esemplari provenienti dall’Italia e dall’estero. Comprende la restante parte degli erbari Sebastiani, Mauri, Fiorini-Mazzanti, Sanguinetti, Rolli ed altri; le collezioni acquistate o ricevute in cambio da privati o istituti botanici italiani o stranieri; le raccolte fatte da Pirotta e i suoi allievi; infine il prezioso erbario crittogamico di Giuseppe De Notaris. La sezione crittogamica è valutata in ca. 72.000 campioni riuniti in 259 pacchi. La sezione fanerogamica si compone di 1.373 pacchi per un totale di circa 150.000 esemplari con un numero di campioni valutato intorno a 366.000, distribuiti in 207 Famiglie e 3.275 Generi.
Erbario Cesati
Erbario del barone Vincenzo Cesati di Vigadore (1806-1883), professore di Botanica e direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Napoli. L’Erbario conserva le raccolte personali di Cesati effettuate durante la sua lunga carriera di botanico, in Italia, in parte della Germania e in Svizzera, insieme a un gran numero di esemplari provenienti da acquisti o scambi con botanici di tutto il mondo. Rappresenta, insieme con l’erbario crittogamico di Giuseppe de Notaris, la collezione più richiesta tra quelle conservate nell’Erbario di Roma, per la presenza di numerosi esemplari tipo e per la ricchezza e l’importanza delle collezioni in esso conservate. Diviso in una sezione fanerogamica e una crittogamica, comprende ca. 32.000 specie di fanerogame e 17.000 specie di crittogame raccolte in 648 pacchi, per una consistenza complessiva di 350.000 esemplari.
Erbario Montelucci
Erbario di Giuliano Montelucci (1899-1983), chimico, Maggiore Generale dell’Aeronautica e libero docente in Geobotanica. La collezione degli exsiccata, donata all’Erbario di Roma nel 1983, consta di 140 pacchi per un totale di circa 12.000 esemplari. L’interesse per la floristica di Montelucci è testimoniato dalla consistenzadel suo erbario, quasi esclusivamente fanerogamico, che ha recato un contributo notevolissimo alla conoscenza della Flora Italiana, in modo particolare delle Regioni Lazio e Toscana.
Erbario Anzalone
Erbario allestito da Bruno Anzalone (1921-2007), professore ordinario di Botanica Farmaceutica dal 1974 al 1996 presso la Sapienza Unviersità di Roma, considerato il maggior esperto della flora del territorio laziale. Il suo erbario è costituito da circa 31.000 esemplari raccolti in 330 pacchi, quasi esclusivamente di fanerogame provenienti principalmente dal Lazio e anche da Abruzzo, Marche e Trentino Alto-Adige.
Altre collezioni
Oltre alle collezioni consultabili, il museo conserva altri materiali storici pervenuti in vario modo. Si tratta di collezioni antiche (secoli XVIII-XIX) e materiali didattici di inizio Novecento.