Obiettivi Formativi

Il presente regolamento disciplina l’articolazione dei contenuti e le modalità organizzative, amministrative e di funzionamento della Scuola di Specializzazione in Urologia (cinque anni) afferente al Dipartimento Materno-Infantile  e Scienze Urologiche dell’Università Sapienza di Roma. La scuola di Specializzazione in Urologia ha come sede capofila e amministrativa l’Università Roma Sapienza, Facoltà Farmacia e Medicina/Facoltà Medicina e Odontoiatria e come sede aggregata l’Università Roma Sapienza Facoltà di Medicina e Psicologia.

Obiettivi formativi specifici in urologia: Lo specialista in Urologia deve avere maturato conoscenze avanzate teoriche, scientifiche e professionali nel campo dell’anatomia, della fisiopatologia, della semeiotica funzionale, strumentale e della clinica dell’apparato urinario e genitale maschile e femminile e del surrene. Sono specifici ambiti di competenza la terapia medica e chirurgica delle patologie  delle alte e basse vie urinarie, la chirurgia oncologica, la chirurgia del retro peritoneo, la chirurgia sostitutiva e ricostruttiva, l’andrologia, la chirurgia uro-ginecologica, i trapianti, l’endoscopia urologica sia diagnostica che operativa, l’ecografia urologica, la radiologia interventistica, la laparoscopia-robotica, la litotrissia extracorporea con onde d’urto, la gestione clinica multidisciplinare delle patologie oncologiche di interesse urologico, l’urologia funzionale e l’urodinamica.
 
Obiettivi formativi integrati: lo specializzando deve acquisire conoscenze dottrinali con relative capacità applicative clinico-pratiche in: Fisica, Biochimica, Istologia, Biologia generale, Genetica Medica, Anatomia Sistematica e soprattutto Topografica, Biochimica, Fisiologia, Fisiopatologia, Biomateriali (Biocompatibilità), Bioingegneria, Farmacologia, Patologia generale. Sono da comprendersi, inoltre, le conoscenze necessarie per la valutazione epidemiologica e l’inquadramento dei casi clinici, mediante l’utilizzazione anche di sistemi informatici e di statistica medica; nonché l’organizzazione e gestione dei servizi sanitari secondo le più recenti linee guida, anche comunitarie. L’acquisizione di un’esperienza pratica necessaria per la valutazione semeiologica e metodologico-clinica del paziente, definendone la tipologia sulla scorta delle conoscenze, di Fisiopatologia medico-chirurgica, di Patologia Clinica, di Medicina di Laboratorio, di Semeiotica strumentale, di Anatomia patologica. Fondamentali le conoscenze degli aspetti Medico-legali relativi alla propria professione specialistica e delle leggi e dei regolamenti che governano l’attività clinica. Altresi’ importanti sono gli aspetti relativi alla comunicazione medico-paziente, l’apprendimento delle corrette modalita’ di relazione con il paziente ricoverato o ambulatoriale (patient care).
Lo specializzando inoltre deve acquisire conoscenze fondamentali di Anatomia Topografica, importanti per l’esame clinico obiettivo e la strategia operatoria; i principi di asepsi; le problematiche inerenti l’organizzazione e l’igiene ambientale delle sale operatorie; la conoscenza dello strumentario chirurgico, endoscopico, dei materiali di sutura nonché delle tecniche e metodiche chirurgiche tradizionali ed alternative, strumentario laparoscopico e robotico; una conoscenza di base e la relativa esperienza  pratica, necessarie a definire personalmente sulla base della valutazione complessiva della patologia e del paziente, una corretta definizione della patologia e dell’indicazione al tipo di trattamento, medico o chirurgico più idoneo in funzione dei rischi, dei benefici e dei risultati per ogni singolo malato; essere in grado di gestire le problematiche inerenti il post-operatorio; sulla base di una valutazione complessiva della malattia e del paziente, acquisite le conoscenze anatomo-chirurgiche, essere in grado di affrontare in prima persona l’esecuzione di atti operatori, sia in elezione che in urgenza; gestioni multidisciplinari delle patologie oncologiche di interesse urologico.
Lo specializzando deve inoltre acquisire: le conoscenze di base e l’esperienza necessaria per diagnosticare e trattare anche chirurgicamente le patologie di competenza specialistica di più frequente riscontro o caratterizzate dall’indifferibilità di un trattamento in urgenza; la capacità di riconoscere , diagnosticare ed impostare il trattamento, definendo in una visione complessiva la priorità nei casi di patologia o lesioni multiple, in  pazienti che richiedono l’impiego necessario di specialisti nei casi su accennati; la conoscenza degli aspetti medico-legali relativi alla propria professione e dell’insieme di leggi, norme e regolamenti che governano l’assistenza sanitaria; la capacità di organizzare e gestire la propria attività di Chirurgo in rapporto alle caratteristiche delle strutture nelle quali sarà chiamato ad operare.
Lo specializzando deve acquisire conoscenze dottrinali con relative capacità applicative clinico-pratiche anche nell’ambito di discipline associate come Psicologia clinica e Psichiatria, Medicina interna, Chirurgia generale, Chirurgia plastica, Chirurgia pediatrica, Pediatria generale, Anestesiologia, Chirurgia toracica, Chirurgia vascolare, Ginecologia ed Ostetricia, Dermatologia, Scienze infermieristiche

Obiettivi formativi specifici:
Per la tipologia Urologia (articolata in cinque anni di corso), gli obiettivi formativi sono:

a) obiettivi formativi di base: l’apprendimento di approfondite conoscenze di fisiopatologia, anatomia chirurgica e medicina operatoria; l’acquisizione di adeguate conoscenze informatiche e di statistica sanitaria, utili sia per una organica gestione di un reparto sia per un corretto inquadramento epidemiologico delle varie patologie sia per una corretta gestione del follow-up. L’acquisizione di un’esperienza pratica necessaria per una valutazione clinica di un paziente definendone la tipologia in base alle conoscenze di patologia clinica, istologia, anatomia umana e patologica, fisiologia e metodologia clinica, fisica e biochimica, farmacologia, genetica medica, patologia generale, microbiologia, oncologia; la conoscenza degli aspetti medico-legali relativi alla propria professione e le leggi ed i regolamenti che governano l’assistenza sanitaria; 

b) obiettivi formativi della tipologia della Scuola: in tutti gli ambiti dell’urologia, sue patologie e problematiche cliniche organizzative: le conoscenze fondamentali di Anatomia Topografica, importanti per l’esame clinico obiettivo e la strategia operatoria; i principi di asepsi: le problematiche inerenti l’organizzazione e l’igiene ambientale delle sale operatorie: la conoscenza dello strumentario chirurgico, endoscopico, dei materiali di sutura nonché delle tecniche e metodiche chirurgiche tradizionali ed alternative;strumentario laparoscopico e robotico; una conoscenza di base e la relativa esperienza pratica, necessarie a definire personalmente sulla base della valutazione complessiva della patologia e del paziente, una corretta definizione della patologia e dell’indicazione al tipo di trattamento, medico o chirurgico più idoneo in funzione dei rischi, dei benefici e dei risultati per ogni singolo malato; essere in grado di gestire le problematiche inerenti il post-operatorio; sulla base di una valutazione complessiva della malattia e del paziente, acquisite le conoscenze anatomo-chirurgiche, essere in grado di affrontare in prima persona l’esecuzione di atti operatori, sia in elezione che in urgenza. Acquisire la capacita’ di confrontarsi in gruppi multidisciplinari per la gestione dei pazienti oncologici di interesse urologico.

Sono obiettivi affini o integrativi: l’acquisizione delle conoscenze di base e dell’esperienza necessaria per diagnosticare e trattare da un punto di vista medico e anche chirurgicamente le patologie di competenza specialistica di più frequente riscontro (chirurgia generale, ginecologica, chirurgia vascolare, chirurgia toracica, oncologia, pediatria, dermatologia, psichiatria e psicologia clinica, anestesiologia, medicina interna) o caratterizzate dall’indifferibilità di un trattamento in urgenza; la capacità di riconoscere, diagnosticare ed impostare il trattamento, definendo in una visione complessiva la priorità nei casi di patologia o lesioni multiple, in pazienti che richiedono l’impiego necessario d specialisti nei casi su accennati.

Sono attività professionalizzanti utili per il raggiungimento delle finalità della tipologia: 

  • Partecipazione attiva all’itinerario diagnostico ed impostazione clinica in almeno 500 pazienti di cui almeno 250 casi relativi a pazienti affetti da neoplasie; 
  • almeno 20 interventi di alta chirurgia, di cui il 20% come primo operatore; Il resto come secondo operatore;
  • almeno 50 interventi di media chirurgia , di cui il 50% come primo operatore; Il resto come secondo operatore;
  • almeno 100 interventi di piccola chirurgia e diagnostica invasiva (es. cistoscopia), di cui il 50% come primo operatore (sono incluse le procedure di chirurgia ambulatoriale e in D.H); Il resto come secondo operatore;
  • partecipazione alla conduzione di  almeno 3 ricerche  cliniche o di base.
  • presenza come autore ad almeno 5 pubblicazioni scientifiche
     

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