Fondo Ignazio e Michelangelo Guidi
Ignazio Guidi (1844-1935) e il figlio Michelangelo (1886-1946) sono mirabilmente ritratti da Giorgio Levi della Vida in due capitoli di "Aneddoti e svaghi arabi e non arabi" (1959) il primo come venerato maestro, "il solo orientalista italiano la cui reputazione avesse impronta schiettamente internazionale", il secondo, suo coetaneo, come "studioso di prim'ordine [...] avido di ogni sorta di sapere".
La Biblioteca Guidi è senza ombra di dubbio il fondo più prestigioso e significativo che possediamo. È stato acquistato per un totale di Lire 15.845.000 come si evince dall'elenco dattiloscritto "Catalogo della Biblioteca Guidi" di 282 pagine ordinato alfabeticamente per autore, in cui ogni opera ha una nota manoscritta a penna dell'inventario attribuito e del prezzo di acquisto.
Si compone di circa 6000 volumi e si divide in due parti, B. GUIDI I (parte riguardante gli studi arabi e islamici) e B. GUIDI II (parte riguardante gli studi biblici e le altre lingue semitiche), ed è arricchita da una ricca miscellanea. La catalogazione del fondo è quasi completa.