Museo dell'arte classica

Il Museo occupa una superficie di oltre 3000 mq suddivisi in cinquantacinque sale che accolgono gli oltre 1200 calchi in gesso di opere di scultura greca (originali e copie di età romana), esistenti in Musei e collezioni di ogni parte del mondo: l’esposizione consente di illustrare concretamente agli studenti ed ai visitatori lo svolgimento storico della plastica greca.
 
LA STORIA
 
Il “Museo dei Gessi” della Sapienza fu fondato da Emanuel Löwy, che sin dalla sua nomina a professore di Archeologia e Storia dell’Arte nel 1889/1890 si adoperò per creare una raccolta di calchi di sculture greche, originali e copie romane, sul modello delle gipsoteche universitarie che in Europa - soprattutto in Germania - erano sorte come indispensabili strumenti didattici e di ricerca. Il primo nucleo del Museo, progressivamente accresciuto grazie a Löwy, che lo diresse sino al 1915, fu allestito in alcuni locali di via Luca della Robbia a Testaccio e nel 1925 fu trasferito presso l’Istituto S. Michele. Alcuni anni dopo, con la costruzione della nuova Città Universitaria, la raccolta trovò una nuova e più adatta collocazione negli ambienti del seminterrato dell’edificio destinato alla Facoltà di Lettere e Filosofia, gli stessi che ancora occupa: il Museo assunse da allora la denominazione di Museo dell’Arte Classica. L’esposizione dei calchi nella nuova sede, allestita nell’estate del 1935, seguì il criterio di un ordine cronologico tradizionale, sempre mantenuto dai successivi direttori, tra cui ricordiamo in particolare Giulio Quirino Giglioli, Giovanni Becatti, Sandro Stucchi, e conservato anche dopo l’ampio intervento di restauro e rinnovamento realizzato tra il 1993 e il 2000 dall’allora direttore Andrea Carandini in collaborazione con il curatore Marcello Barbanera.

 
 LA COLLEZIONE
 
L’atrio di ingresso dal lato posteriore dell’edificio di Lettere e Filosofia accoglie il pubblico con il calco del colossale kouros di Samos (circa 570 a.C.), una scultura rinvenuta nel 1980: le vetrine alle pareti contengono soprattutto riproduzioni di statuette e altri materiali, dal periodo minoico e miceneo a quello greco classico ed ellenistico, ed una collezione di impronte di gemme eseguite da Tommaso Cades tra il 1829 e il 1834. Nella sala I sono esposti esempi di opere della civiltà minoica e micenea (tra cui il calco del grande rilievo della Porta dei Leoni di Micene) e della scultura cretese del periodo orientalizzante. Le sale successive (II-X) sono dedicate alla scultura arcaica sia attica che greco orientale e magnogreca. Dalla sala XI alla XVIII sono esposti calchi di sculture tardo arcaiche e di stile severo, tra cui quelli delle statue frontonali del tempio di Aphaia ad Egina (con le integrazioni di Thorvaldsen). Nelle sale XIX-XXIV sono disposti calchi di opere di singoli scultori di periodo severo e classico tra i quali Mirone, Fidia, Policleto, Alkamenes. Seguono sale che presentano calchi di stele di periodo arcaico e classico, e delle metope e dei fregi dell’Hephaisteion di Atene (XXV-XXVII); il percorso giunge così all’ampio atrio di ingresso al Museo in corrispondenza della parte anteriore dell’edificio, che ospita in particolare i calchi di tre statue colossali, l’Atena di Velletri, la ricostruzione dell’Atena fidiaca “tipo Medici”, la c.d. Demetra della Sala Rotonda dei Musei Vaticani (sala XXVIII). Si prosegue poi con i calchi di sculture classiche dell’Acropoli di Atene, tra cui tre delle cariatidi dell’Eretteo (sala XXIX), e di rilievi funerari (XXXI-XXXIII); ai calchi delle sculture del Partenone è dedicata la sala XXX (Aula del Partenone). Dall’auletta in cui sono esposti numerosi calchi di sculture di Epidauro (XXXIV), si passa alle sale XXXV-XLIII, che consentono un’ampia esemplificazione della scultura del IV secolo a.C. (con calchi di opere di Skopas, Prassitele, Lisippo); dalla sala XLIV, che comprende calchi dell’altare di Pergamo, sino alla sala LV, sono visibili numerose riproduzioni di statue, ritratti, rilievi appartenenti a tutto il periodo ellenistico. Nell’Odeion (sala LVI) troviamo, infine, una serie di calchi di opere di periodo romano che riprendono motivi classici ed ellenistici (tra cui la statua di Augusto da Prima Porta). Oltre a ciò il Museo conserva una serie di ricostruzioni “storiche” di originali greci, ad opera di studiosi italiani e stranieri.
 
Il museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00.
 
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