Vetrina 11 - Mediterraneo

Attraverso il Mediterraneo: Cipro, Pantelleria, Tunisia, Algeria e Marocco

Diverse spedizioni della Sapienza hanno toccato vari paesi del Mediterraneo, da Cipro a Malta (vetrina 10), da Pantelleria alla Tunisia, Algeria e Marocco, sempre sulle tracce dei levantini che si spinsero ad Occidente.

Cipro
La Sapienza non ha lavorato a Cipro, tuttavia ha avuto strettissimi rapporti con le autorità locali, come testimoniato da alcuni reperti da Kition concessi per studio negli anni Sessanta del Novecento. Tra questi spiccano le Milk Bowls e altri frammenti delle tipiche produzioni ceramiche dell'Isola tra II e I millennio a.C.

Pantelleria
Fondamentale la prospezione di Pantelleria, effettuata auspice Vincenzo Tusa, da Antonia Ciasca e Alessandro Verger agli inizi degli anni Sessanta. L'acropoli di Pantelleria, le monumentali fortificazioni e altri importanti siti e reperti archeologici furono documentati in quella occasione. L'isola fu una tappa centrale nell'attraversamento del Mediterraneo sin dall'epoca neolitica, come è dimostrato dalla grande diffusione dell'ossidiana locale.

Tunisia - la prospezione del Capo Bon
La prospezione archeologica del Capo Bon, organizzata da Sabatino Moscati e Ferruccio Barreca in collaborazione con l'Institute du Patrimoine di Tunisi (M.H. Fantar), fu una delle storiche imprese della Sapienza. Le ricerche interessarono i siti sulla Penisola del Capo Bon, a nord di Kerkuane, da Kelibia a Ras ed-Drek e Ras al-Fortass. Lo scavo di Ras ed-Drek, con l'identificazione di un tempio e di una fortezza ha illustrato la politica cartaginese di dominio territoriale del paesaggio marittimo nel Mediterraneo.

Altre spedizioni furono organizzate in Algeria a Banasa, in Marocco fino a Mogador.

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