Vetrina 4 - Khirbet al-Batrawy

Khirbet al-Batrawy: una città giordana del III millennio a.C.

Scoperta nel 2005, Khirbet al-Batrawy, in Giordania centro-settentrionale, fu una fiorente città nel Bronzo Antico II e III (3000-2300 a.C.), inserita nella rete commerciale internazionale che raggiungeva da un lato il Mediterraneo dall'altro il Mar Rosso, il Sinai e l'Egitto. Lo straordinario stato di conservazione delle rovine, rimaste dimenticate per millenni dopo il Bronzo Antico, ne ha fatto un sito guida per questo periodo nel Levante meridionale.

La prima città in Giordania
La Missione della Sapienza, in proficua collaborazione con il Dipartimento delle Antichità del Regno Hashemita di Giordania, ha portato alla luce un tratto delle mura urbiche, la porta principale della città, il tempio orientale di tipo "Broad Room", e soprattutto il palazzo reale, situato sul pendio settentrionale dell'acropoli, che, essendo stato dato alle fiamme, ha restituito una messe di materiali archeologici in straordinario stato di conservazione, i quali hanno rivelato numerosi dettagli sulla vita dell'antica città. Batrawy esemplifica in modo molto evidente il processo di urbanizzazione in un'area non irrigua e l'affermazione e l'adeguamento del modello socio-economico della città in un contesto ambientale e di risorse fortemente differente da quello non solo delle grandi civiltà mesopotamica ed egiziana, ma anche della Siria, della Palestina stessa e della costa del Levante. Batrawy è una città del III millennio a.C. in Giordania: le risorse primarie che la sostennero furono l'agricoltura intensiva nell'alta valle del fiume Zarqa e il commercio carovaniero (con carovane di asini e onagri).

Il Palazzo delle asce di Rame
Tra i ritrovamenti più significativi effettuati nel Palazzo è un tesoretto con quattro asce di rame, trovate accanto ad una pelle d'orso e a un vaso cerimoniale. Il rame veniva estratto nel Wadi Feinan, a sud del Mar Morto, o ancora più a sud, nelle miniere di Timna nel Sinai. Su questa direttrice interna con ogni probabilità Batrawy fu in contatto persino con l'Egitto dei faraoni delle piramidi. Grandi pithoi pieni di orzo, strumenti litici, brocche lustrate, strumenti da belletto in osso, ornamenti personali (tra cui una collana a quattro fili), una grandissima quantità e varietà di vasellame stipato nelle sale del palazzo, forse anche in vista di un imminente attacco, testimoniano la ricchezza della città, che importava pietre preziose dall'Anatolia, dall'Egitto e finanche dalla Penisola Arabica.

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