L'uomo di Altamura ha un volto

Uomo di Altamura - Ricostruzione
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Il volto dell’uomo di Altamura è stato svelato. Un lavoro durato diversi anni e che ha visto la stretta collaborazione tra scienziati, Istituzioni e artisti. Nel gruppo di ricerca coordinato dal prof. Giorgio Manzi, antropologo e direttore del Polo museale Sapienza, hanno collaborato i colleghi della Sapienza Maryanne Tafuri, Fabio Di Vincenzo, Antonio Profico e David Caramelli dell'Università di Firenze.
La ricostruzione, invece, è stata curata dai due fratelli paleo-artisti olandesi (e scienziati) Adrie e Alfons Kennis che, attraverso le rilevazioni eseguite a partire dalla sua scoperta nel 1993, hanno finalmente reso più famigliare il Neanderthal, donandogli un volto e un’espressione curiosa e suggestiva.
L’operazione fortemente voluta dal Comune di Altamura, in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia, è il primo passo per la costruzione di una “Rete museale Uomo di Altamura”, di prossima inaugurazione. Ma il lavoro di ricerca continua e non si ferma al solo aspetto fisico. «È una ricostruzione - aggiunge Manzi - straordinaria, molto suggestiva. Ma non significa che questo Neanderthal lo abbiamo capito totalmente. Lo scheletro, questo reperto di straordinaria importanza, deve ancora dirci tante cose»

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