cipollino

 

 
Provenienza: Grecia, Eubea, Karystos
Luogo di ritrovamento: Roma, tempio della Magna Mater

 

Descrizione

Il marmor Carystium o Styrium, denominato dai marmorari romani Cipollino, proviene da siti estrattivi situati in Eubea meridionale (tra Styra e Karistos). Il nome moderno deriva dalla sua particolare composizione, a strati alternati di calcare e mica, che produce una sfaldatura per piani, simile a una cipolla. Presenta un colore bianco-verdognolo con venature ondulate e noduli piuttosto grandi. Tale marmo fu introdotto a Roma fin dall’età augustea e godette di una vastissima diffusione nelle province e di un lungo periodo di estrazione (almeno fino al VII secolo d.C.). Impiegato principalmente in architettura per la realizzazione di colonne e pilastri monolitici di medie e grandi dimensioni (ad esempio nei fori di Augusto e di Traiano), oltre che a scopo decorativo in ambienti pubblici e privati.

 

Tempio di Antonino Pio e Faustina nel Foro Romano

 

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma