marmo proconnesio

 

Provenienza: Turchia (Misia), Propontide, Marmara
Luogo di ritrovamento: Tempio di Saturno, Roma

 

Descrizione

Il proconnesio è un marmo dal colore bianco, di struttura saccaroide compatta, dalla grana grossa e con striature cerulee e grigio-bluastre Il suo primo utilizzo risale probabilmente al VI secolo a.C., in Asia Minore, anche per la vicinanza di questo territorio con la sua isola di provenienza, Marmara, attualmente in Turchia. Nel mondo greco il suo utilizzo ha numerose testimonianze. Vitruvio (II, 8, 10),  fa menzione di tale materiale lapideo, descrivendo i decori del Mausoleo di Alicarnasso. Il suo utilizzo più diffuso in Italia, tuttavia, deve collocarsi a partire dall’età flavia (seconda metà del I sec. d.C.) Da allora, il proconnesio, divenne una delle tipologie marmoree più utilizzate nell’Impero romano, in architettura e per la produzione di sculture e sarcofagi. In Italia, alcuni primi esempi d’impiego possono essere osservati nei restauri del Tempio di Venere a Pompei (62 d.C.), nella domus flavia sul Palatino a Roma, ma anche nell’arco di Traiano ad Ancona (114-115). Sebbene la crisi del III sec. d.C. rallentasse l’estrazione delle cave sull’isola di Marmara, la fondazione di Costantinopoli (324), rivitalizzò l’utilizzo di questo marmo, impiegato massicciamente per gli edifici eretti nella nuova capitale tra IV e VI secolo.

 

Arco di Traiano ad Ancona

 

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