SCARTI | WASTELAND, viaggio tra i paesaggi minerari
SCARTI racconta cosa viene lasciato nel territorio durante e dopo la vita della miniera. Paesaggi devastati e montagne di rifiuti di lavorazione, che rendono la rigenerazione quasi impossibile. Bonifiche costosissime, da realizzare in aree in perenne crisi economica e senza risorse. Così spesso finisce che queste aree contaminate restino lì per sempre fino a integrarsi col territorio e a diventare elementi che caratterizzano fortemente il paesaggio. Casi esemplari sono le altissime montagne nere dei bacini carboniferi visibili in Germania, Belgio o Francia. Tali giacimenti hanno creato una nuova orografia artificiale in terre altrimenti pianeggianti. Ugualmente i fanghi rossi di Monteponi non possono essere bonificati perché sottoposti a vincolo paesaggistico. Proprio queste montagne e pianure spaccate, corrose di rosso e di giallo, illuminate dal sole del Mediterraneo, diventano per le popolazioni locali dei simboli identitari, come laghi, fiumi e monti. Anche gli scarti fanno parte del patrimonio industriale, perché mostrano come l'industria sia un fenomeno talmente impattante per l'umanità da modificare la geografia della Terra e conseguentemente le azioni dell’uomo.
Monteponi, Iglesias (Sardegna)_clicca sull'immagine per scoprire il pannello della mostra |
Rio Tinto, Andalusia (Spagna) |
Rio Tinto, Andalusia (Spagna) |
Rio Tinto, Andalusia (Spagna)_clicca sull'immagine per scoprire il pannello della mostra |
Monteponi, Iglesias (Sardegna) |
Monteponi, Iglesias (Sardegna) |
Miniera di Montevecchio, Guspini (Sardegna) |
Miniera di Campo Pisano, Iglesias (Sardegna) |
Assi ferroviari abbandonati nella miniera Zollern a Dortmund (Ruhr, Germania) |