emergenza abitativa

 

Sistema temporaneo reversibile per l'abitare temporaneo
Raissa Guerrini
 
Tesi in Progettazione architettonica e urbana 2016
Relatore: Prof. M. Argenti
Correlatori: Prof. A. Fioravanti, Prof. M. Percoco

 

L’alloggio è concepito come un puzzle tridimensionale e si realizza attraverso poche e semplici operazioni di montaggio: due blocchi serventi (pre-assemblati) contrapposti ad una distanza di tre metri sono collegati da sei travi – tre per il solaio di base, tre per la copertura –, ad essi sono ancorati due pannelli di chiusura perimetrale e due di chiusura orizzontale generando così la casa più piccola. Un principio di semplicità guida il possibile ampliamento del sistema abitativo nel tempo, mediante la giustapposizione di un numero sempre maggiore di componenti. La versatilità del sistema abitativo è stata indagata attraverso l’ideazione di una logica combinatoria per elementi modulari all’interno di uno schema planimetrico aperto, volutamente indeterminato. L’aggregabilità orizzontale e verticale con gli elementi del sistema proposto trova riscontro in differenti scenari, ciascuno a sviluppo programmato, schematizzabili in tre possibili tipi di tessuto insediativo: a ballatoio, ampliabile da due a tre livelli; in linea, con alloggi simplex o duplex; a corte, composto da cinque differenti tagli di abitazione. Le soluzioni sperimentate sono adatte a realizzare modelli insediativi a medio-bassa o alta densità in relazione alle differenti situazioni di emergenza e condizioni del contesto.

 
Presentato a:
III Congreso internacional de Vivienda Colectiva Sostenibile
Guadalajara (Messico), 16-18 aprile 2018
 
Pubblicato in:
L’emergenza diventa quartiere. Abitare in condizioni minime, in J. M. Montaner et al. (a cura di), III Congreso internacional de Vivienda Colectiva Sostenibile, Tecnológico de Monterrey Escuela de Arquitectura, Guadalajara, 2018

Insediamenti abitativi per le emergenze

Beatrice Melcarne

 

Tesi in Progettazione architettonica e urbana 2014

Relatore: Prof. M. Argenti

Correlatori: Prof. A. Fioravanti, Prof. M. Percoco

Tra le molteplici linee di ricerca nel campo dell’abitare transitorio finalizzate a fornire una gamma di soluzioni per garantire condizioni di vita normali a chi si trova, suo malgrado, in condizioni di anormalità, quella impegnata a rendere vivibile il container per il trasporto merci – da tempo assunto nel campo dell’architettura come elemento costruttivo standardizzato con valenze strutturali e spaziali – si distingue in quanto studio sui limiti dell’abitabilità in spazi unitari minimi, nonché sperimentazione di logiche di configurazione volumetrica, anche di tipo evolutivo, fondate sul requisito della modularità e combinabilità della ‘scatola metallica’. In questo peculiare ambito d’indagine progettuale può essere riconosciuto il contributo di originalità e sperimentazione di questa proposta progettuale sviluppata dalla scala urbana del sistema insediativo a quella di dettaglio del particolare tecnico-costruttivo.

 

HOMETAINER
Residenze sperimentali per l’abitare in condizioni di emergenza
Federica Risoluti
 
Tesi in Progettazione architettonica e urbana 2011
Relatore: Prof. M. Argenti
Correlatori: Prof. E. Cartapati, Prof. S. Stucchi, Prof. R. Rondinella, arch. M. Percoco

 

La sperimentazione progettuale denominata Hometainer è impostata sull’idea del ‘muro attrezzato’, elemento invariante del sistema abitativo dal valore strutturale, funzionale e compositivo, costruito per assemblaggio a secco di elementi prefabbricati in cemento armato di dimensioni contenute.

Tale ‘muro’ rappresenta, oltre che la dorsale servente del sistema, l’elemento ordinatore lungo il quale si attestano gli alloggi – identificati nei comuni container per il trasporto merci – nonché la matrice generativa di differenti scenari insediativi – adeguati a contesti urbani diversi sotto l’aspetto orografico e dimensionale selezionati nel territorio metropolitano di Roma – la cui prefigurazione ha consentito di verificare l’esportabilità del sistema.

 
Pubblicato in:
Una casa per ciascuno nella città di tutti. Progetti di sistemi insediativi per fasce sociali deboli / A Home For Everybody In The City For Everyone. Designing Residential Systems for Socially Vulnerable Groups, in M. Bellomo et al. (a cura di), Abitare il Nuovo, Abitare di Nuovo ai tempi della crisi / Inhabiting the new, Inhabiting again in times of crisis, Giornate Internazionali di Studio. 2° Edizione di “Abitare Futuro” / International Conference Proceedings, 2nd Edition of “Inhabiting the Future”, dicembre 2012, Napoli, Clean Edizioni, Napoli, 2012
SERVANT WALL & PLAN LIBRE
Una idea per la ricostruzione: proposte per l’emergenza
Concorso per il progetto di un sistema abitativo per l’emergenza
PresS/Tletter, The Plan con InArch, 2009
 
Arch.Fabio Cutroni, arch. Maura Percoco

È un'idea per l'habitat temporaneo in situazioni d'emergenza basata sulla rilettura del concetto kahniano di articolazione distributivo-funzionale dello spazio.

Il progetto si fonda sull’idea di costruire un “muro attrezzato”, dal valore strutturale, funzionale e compositivo, attraverso l'assemblaggio per accostamento lineare e sovrapposizione di blocchi prefabbricati contenenti i servizi (cucine e bagni) e l’impiantistica.
Dal punto di vista compositivo, alla riconoscibilità solo formale delle unità abitative, basata su giochi volumetrici o tipologici, il progetto sostituisce una caratterizzazione fondata sull’uso e la sincerità costruttiva. Sotto quest'ultimo aspetto, infatti, alla pesantezza e solidità del muro di scatole, colorate differentemente in base alla funzione, si contrappone la leggerezza ed uniformità cromatica di esili intelaiature metalliche che compongono le facciate-schermo strutturali. Queste, impostate su una scansione variabile di montanti in acciaio, realizzano l’ossatura portante perimetrale cui si agganciano ballatoi e scale da un lato e plan libre dei solai dall'altro.
Le linee verticali della trama strutturale, poi, costituiscono lo spartito ritmico per l’ordito degli elementi schermanti, ai quali sono delegate la funzione di efficienza energetica del sistema abitativo e la caratterizzazione formale dei prospetti.
Tale “muro” costituisce l'elemento di spina – lungo il quale si attestano gli alloggi – in grado di generare diversi sviluppi insediativi: lineare, a corti o a piastra. Il sistema proposto, quindi, garantisce quel requisito di adattabilità a differenti contesti – urbani o ambientali – ritenuto imprescindibile nella ricostruzione non solo di case, ma soprattutto del senso di domesticità e di appartenenza ad una comunità che si riconosca in una identità collettiva.
CASA PER TUTTI
Concorso internazionale per la progettazione di un modulo abitativo d’emergenza - 3° Premio

Arch. Maura Percoco, arch. Fabio Cutroni

La soluzione proposta è il risultato di una riflessione più ampia sugli elementi distintivi e qualificanti dell’architettura a carattere temporaneo e sul dovere dei progettisti di garantire una dignità dell’abitare soprattutto a coloro che si trovano a vivere in condizioni di precarietà.

La scelta di privilegiare il criterio della massima compattabilità dei moduli abitativi in fase di trasporto e di stoccaggio ha condotto a lavorare su un sistema costruttivo per assemblaggio a secco di elementi componenti.

Il progetto si è dunque sviluppato nella ricerca di un possibile livello di compatibilità tra le contenute dimensioni degli elementi – imposte dall’opportunità economica del trasporto in comuni container – e l’esigenza di soddisfare i requisiti di rapidità e semplicità costruttiva, prioritari soprattutto nelle condizioni di emergenza. Da queste considerazioni generali è scaturita l’idea di progetto: utilizzare gli elementi di arredo come componenti strutturali del sistema abitativo.

 
Esposto alla mostra:
Casa per tutti, Triennale - Palazzo dell’Arte, Milano, 23 mag.-14 sett. 2008
 
Pubblicato in:
L. Gibello
Existenzminimum contro la precarietà dell’abitare, in «Il Giornale dell’Architettura», n. 62 maggio 2008
 
Abitare altrimenti. Dal modulo abitativo per l’emergenza al sistema insediativo, in «Linee del DAU», vol. 5, Palombi Editore, Roma, 2010

Sistema di servizi e residenze in applicazione del Piano di emergenza di Castel di Sangro

Valentina Longo

 

Tesi in Progettazione architettonica e urbana

Relatore: Prof. M. Argenti

Correlatori: Prof. A. Fioravanti, Prof. M. Percoco

 

Oltre che per lo studio di soluzioni spaziali ed aggregative di tipo evolutivo, verificate anche attraverso l’approfondimento del dettaglio costruttivo, l’originalità della proposta sta nell’aver inquadrato il tema progettuale dell’abitare difficile all’interno della normativa nazionale dei “Piani di emergenza” verificandone la compatibilità con le relative tempistiche e conversioni d’uso: dalla predisposizione in “tempo di pace”  delle aree di insediamento da destinare a funzioni pubbliche, nello specifico un mercato; alla progressiva trasformazione funzionale e successivo incremento della costruzione in “tempo di emergenza” diretto a realizzare un’unità di vicinato con abitazioni e servizi temporanei; fino alla reversibilità parziale della costruzione e il ripristino dell’uso originario una volta ristabilite le condizioni di normalità.