TINY FOREST®

TINY FOREST®

Tiny Forest® è un'iniziativa pionieristica che applica i principi del Metodo Miyawaki per creare foreste urbane in miniatura e ad alta densità. Si tratta un approccio innovativo di ripristino ecologico e di rimboschimento urbano, che pone l'accento sulla biodiversità, sulla sostenibilità e sull'impegno della comunità.

In collaborazione con la Società Botanica Italiana (partner attuatore) e Terna SpA (partner finanziatore), e con il riconoscimento dell'organizzazione olandese "IVN Natuureducatie",  sono state finora realizzate cinque Tiny Forest® in terreni urbani e peri-urbani gestite da cooperative e fattorie sociali nelle città di Roma (due impianti), Lusciano (Caserta), Sarcedo (VI) e Lodi. Questi hosting partners sono la Nuova Arca Società Agricola (Roma) che sviluppa progetti di inclusione lavorativa per giovani mamme, rifugiati, ragazzi in condizione di difficoltà e persone con disabilità; Fattoria Sociale Capodarco - Tenuta della Mistica (Roma), orientata all’accoglienza, alla solidarietà e all’integrazione lavorativa di soggetti con disabilità meno gravi e di persone a rischio di esclusione sociale; Fattoria Sociale Fuori di Zucca (Caserta) che, attraverso il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, promuove l’inclusione e il lavoro dignitoso per persone in difficoltà psicologica. Altrettanto fanno dal 2008 alla Fattoria Sociale La Costa, Sarcedo (Vicenza) attraverso specifiche tecniche di biodinamica e agricoltura biologica combinate con percorsi di coinvolgimento e formazione di soggetti fragili. Infine, un ultimo impianto è stato realizzato a SanfereOrto, Lodi, dove diverse associazioni no profit riunite in un’unica entità promuovono inclusione sociale e tutela ambientale tramite una coltivazione attenta alla biodiversità.

Per l'Orto Botanico di Roma La Sapienza (partner scientifico) l'iniziativa ha una prominente finalità sperimentale, in quanto mira a raccogliere evidenze scientifiche dirette sulla capacità del Metodo Miyawaki nel selezionare e favorire lo sviluppo di comunità vegetali maggiormente adattate ai contesti urbani di riferimento. Attraverso uno schema di impianto e di monitoraggio post-intervento che garantisce condizioni rigorose di attecchimento e di crescita, il disegno sperimentale prevede di raccogliere risposte su uno dei meccanismi principali di selezione delle specie in campo aperto: la competizione inter-specifica tra le piante.

L'obiettivo è quello di comprendere il comportamento delle specie e i processi ecologici che regolano la selezione e l’adattamento degli assemblaggi di specie più idonei, per fornire delle indicazioni più calzanti alle necessità poste dall'urbanizzazione, dalle alterazioni climatiche, dalla deforestazione e dalla perdita di biodiversità nelle nostre città.

Benefici principali delle Tiny Forest®

Tiny Forest® è un'applicazione pragmatica e comunitaria del Metodo Miyawaki, che dimostra come anche gli spazi urbani più piccoli possano diventare ecosistemi fiorenti. Questo approccio innovativo non solo affronta le sfide ambientali, ma promuove anche un senso di responsabilità ambientale e di gestione all'interno delle comunità locali. Di seguito un breve elenco delle caratteristiche principali di questo tipo di impianto forestale.

Rimboschimento su piccola scala

Le Tiny Forest® sono progettate intenzionalmente per inserirsi in spazi urbani compatti, spesso non più grandi di un campo da tennis. Nonostante le loro dimensioni modeste, queste foreste hanno un impatto profondo sugli ecosistemi locali, fornendo un rifugio per la biodiversità in mezzo ai paesaggi urbani.

Imitare le foreste naturali

Ispirate al Metodo Miyawaki, le Tiny Forests® emulano la struttura e la composizione delle foreste naturali. Un mix diversificato di specie vegetali autoctone è stato accuratamente selezionato per creare una copertura a più strati, favorendo un ecosistema autosufficiente e resiliente. L'alta densità di piante promuove una crescita rapida e favorisce la creazione di una fiorente foresta urbana in tempi molto rapidi (circa 20-30 anni) rispetto alle tempistiche prettamente naturali (150-200 anni).

Hotspot di biodiversità

Nonostante le loro dimensioni ridotte, le Tiny Forests® possono rapidamente diventare hotspot di biodiversità. Nel giro di pochi anni, la elevata varietà di specie vegetali è in grado di attrarre e sostenere una moltitudine di insetti, uccelli e altri animali selvatici, contribuendo alla biodiversità urbana. Questo approccio su microscala ha un effetto a catena, migliorando la salute ecologica complessiva dell'area circostante.

Coinvolgimento della comunità

Un aspetto integrante del concetto di Tiny Forest® è il coinvolgimento della comunità. I residenti, le scuole e le organizzazioni locali partecipano attivamente alla pianificazione, alla piantumazione e alla manutenzione di questi ecosistemi in miniatura. Questo approccio partecipativo non solo promuove un senso di appartenenza, ma educa anche la comunità all'importanza di una vita sostenibile e della conservazione dell'ambiente.

Opportunità educative

Le Tiny Forests® fungono da laboratori a cielo aperto. Offrono alle scuole e alle comunità locali opportunità educative per conoscere l'importanza della flora autoctona, il ruolo delle foreste nel sequestro del carbonio e i più ampi benefici ecologici degli spazi verdi urbani.

Miglioramento della qualità dell'aria e dell'acqua

Assorbendo gli inquinanti e rilasciando ossigeno, le Tiny Forests® contribuiscono a migliorare la qualità dell'aria negli ambienti urbani. Inoltre, svolgono un ruolo di ritenzione idrica e conservazione del suolo, mitigando l'impatto del deflusso urbano e migliorando la resilienza complessiva dell'ecosistema.

Resilienza climatica

Le Tiny Forests® contribuiscono alla resilienza climatica sequestrando il carbonio e fornendo effetti di raffreddamento. Il microclima creato all'interno di queste foreste aiuta a mitigare l'effetto isola di calore urbana, rendendole un bene prezioso di fronte ai cambiamenti climatici.

Basso costo di realizzazione

Il metodo delle Tiny Forest® offre un approccio economico e altamente efficiente per ottenere molteplici benefici ambientali ed economici. Le piante, solitamente molto giovani (massimo 1 o 2 anni di età) vengono piantate una molto vicina all’altra (fino a 3 piante al metro quadro), dando origine ad un impianto con una elevata varietà di specie legnose autoctone (fino a 20 specie diverse) in una area relativamente piccola (es. 200 m2). I vantaggi economici di questo metodo derivano dalla sua capacità di fornire una serie di servizi diversi alla sostenibilità ambientale e al benessere umano a costi inferiori rispetto ai progetti di riforestazione tradizionali.

Caratteristiche principali delle Tiny Forest®

Il Metodo Miyawaki è una tecnica di rimboschimento specifica che prende nome dal botanico giapponese Akira Miyawaki, progettata per accelerare la crescita di foreste autoctone in ambienti urbani e degradati. Il processo prevede un'attenta selezione di specie vegetali autoctone adatte al clima e alle condizioni del suolo locali. Queste specie vengono poi piantate in una formazione densa e multistrato, imitando la struttura di una foresta naturale.

I principi chiave del Metodo Miyawaki comprendono:

1. Diversità delle specie: Si sceglie un'ampia varietà di specie vegetali autoctone per ricreare la complessità e la resilienza degli ecosistemi naturali.

2. Piantumazione ad alta densità: Le piante sono densamente distribuite per favorire la competizione, la crescita rapida e lo sviluppo di un ecosistema autosufficiente.

3. Nessun fertilizzante per il suolo: Il metodo evita l'uso di fertilizzanti chimici, affidandosi ai processi naturali dell'ecosistema per arricchire il terreno.

4. Nessuna manutenzione dopo la piantagione: Una volta stabilita, la foresta di Miyawaki richiede un intervento umano minimo, poiché è stata progettata per imitare la natura autosufficiente delle foreste naturali.

Video YouTube https://youtu.be/SmsTZWoa9qo?si=xHUeSdRHdV2WhXlZ

Per maggiori informazioni sul disegno sperimentale e sulle caratteristiche degli impianti, si prega di contattare Vito Emanuele Cambria, vitoemanuele.cambria@uniroma1.it

  

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