Archeologia preventiva
Il corso propone gli strumenti dell’archeologia preventiva, sul piano teorico, normativo e pratico per l’Italia. L’archeologia preventiva è una strategia di minimizzazione del rischio di distruzione archeologica e una prassi di massimizzazione delle informazioni recuperabili in situazioni di intervento archeologico indotto dalle trasformazioni territoriali. La giustificazione teorica risiede nella rilevanza delle tracce del passato per le comunità del presente e futuro, l’obbiettivo è lo sviluppo di una conoscenza condivisa e diffusa, quale bene comune. I paesi del Consiglio d’Europa fanno attualmente riferimento alla Convenzione de La Valletta (1992), applicata dai singoli paesi firmatari, nel più vasto quadro mondiale. L’azione preventiva dipende da una sintesi di gestione dei dati digitali, geomorfologici, stratigrafici e di cultura materiale, rispondente a strategie d’équipe.
Il corso si divide tra lezioni frontali, visite nel territorio e laboratori di valutazione preventiva, in cui gli studenti sviluppano progetti loro assegnati.
- J. Carman 2015, Archaeological resource management. An international perspective, Cambridge University Press - capitoli selezionati.
- P. Güll 2015, Archeologia preventiva: Il codice degli appalti e la gestione del rischio archeologico, Dario Flaccovio Editore, Palermo - capitoli selezionati.
- P. Novaković 2016, Recent Developments in Preventive Archaeology in Europe, Ljubljana University Press - capitoli selezionati
Altro materiale sarà indicato durante il corso.
Gli esami si svolgeranno nella stanza 309, al 3° Piano delle Ex-Vetrerie Sciarra.