Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici

Cosa sono i paesaggi dell’archeologia? Perché li definiamo tali? Esiste uno specifico al quale riferirsi? È probabile che essi oggi siano anche altro, ovvero che sul palinsesto di un’antichità che diviene col tempo archeologia si depositino ulteriori sedimenti più o meno preziosi, più o meno evidenti, lasciti della natura e dell’azione antropica. 
D’altra parte se paesaggio come recita la Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze 2000) è l’intreccio di una determinata configurazione fisica del territorio, sia esso a prevalente carattere naturale o a prevalente carattere antropico, con la percezione individuale dell’abitante e/o dell’osservatore, riveste carattere di immanenza. Questa affermazione, implica una presa di posizione che comporta conseguenze precise in termini di politiche, di progetto, di gestione, anche in rapporto alle preesistenze archeologiche. 
Il corso cercherà di mettere a fuoco le diverse interpretazioni del concetto di paesaggio, con particolare riferimento ai temi della lunga durata e della sedimentazione dei materiali e dei significati. Si concentrerà sulla presentazione di posizioni teoriche e buone pratiche riferite alla tutela valorizzazione e integrazione dei paesaggi dell’archeologia nella contemporaneità. Infine verranno presentati gli esiti di ricerche con carattere eminentemente operativo condotte su queste tematiche, dal Parco dell’Appia all’antica città etrusca di Veio.