Elettrometri
Nel museo sono presenti, oltre a qualche elettroscopio significativo, numerosi elettrometri che vanno dalla metà dell'Ottocento agli anni Trenta. Gli esemplari presenti testimoniano in modo completo l'evoluzione di questa classe di strumenti.
Riprendendo la classificazione data da G. Wiedemann in Die Lehre von der Elektrizität (Braunschweig, 1882) possiamo suddividere gli elettrometri in due gruppi:
- nel primo gruppo si risale alla carica misurando la forza di attrazione o di repulsione agente tra due corpi carichi isolati. Di questo tipo sono la bilancia di Coulomb (1784), l'elettrometro di Dellmann modificato da R. Kohlrausch (1850 ca.), l'elettrometro di Palmieri (1877), l'elettrometro assoluto di Thomson (1855);
- nel secondo gruppo, un corpo conduttore viene posto tra due corpi elettrizzati a potenziale noto e se ne misura la deviazione rispetto a questi, come avviene, per esempio, nell'elettrometro di Bohnenberger (1815) e nell'elettrometro a quadranti (1880 ca.) con tutte le sue varianti.
La bilancia di Coulomb rappresenta, per gli elettrometri, il prototipo indiscusso. Questa classe di strumenti è accomunata dal fatto che le forze elettriche vengono confrontate con forze meccaniche, come la forza peso negli elettrometri a foglia, l'elasticità di rotazione negli elettrometri a filo, l'elasticità di torsione in quelli ad ago. Le forze meccaniche si misurano, in generale, direttamente e le forze elettriche si derivano da queste, in piena sintonia con il contesto meccanicista tipico dell'Ottocento e, in particolare, con il programma di ricerca iniziato da F. Gauss nel 1831, di definire un sistema di unità di misure assoluto, in cui le grandezze magnetiche ed elettriche vengono espresse mediante unità riconducibili alle unità meccaniche di massa, lunghezza e tempo.
Molti degli elettrometri ottocenteschi, presenti anche nel museo, sono stati progettati da W. Thomson e rispondono non solo alle esigenze della ricerca fondamentale di definire un sistema assoluto di misure ma anche ai bisogni pratici legati ai problemi di trasmissione dei segnali nei fili e nei cavi telegrafici (1850-1880).
(M. Grazia Ianniello)
Elettroscopi | Bilancia di Coulomb |
Elettrometro di Bohnenberger a pila secca |
Elettrometro di Palmieri | Elettrometro assoluto |
Elettrometro a filo | Elettrometro a quadranti | Elettrometro a paletta | Elettrometro di Dolezalek | Voltometro elettrostatico |