Cronologia delle relazioni euromediterraneee 2011-2013

 

 

 

2011

  • gennaio In Tunisia si scatenano violente proteste popolari. Solo alla fuga di Ben Alì, l'UE dirama un comunicato in cui si sostengono le aspirazioni democratiche dei tunisini e dichiara, pochi giorni dopo, che aiuterà a gestire le libere elezioni. Una missione del SEAE si reca in Tunisia per incontrare i membri del nuovo governo e rappresentanti della società civile. Le negoziazioni per la firma di uno statuto di cooperazione avanzata saranno fatte con il governo che sarà eletto dopo elezioni democratiche. Le dichiarazioni di appoggio alle proteste che montano in Egitto della Ashton e di Buzek non bastano a El Baradei che si dice stupito della freddezza con cui USA e UE appoggiano i manifestanti sostenendo ancora regimi autoritari. La stampa è concorde nel dichiarare fallita l'Unione per il Mediterraneo (di cui Mubarak era vicepresidente). A fine mese il Segretario Generale dell'UpM si dimette. Ad Agadir si riunisce la seconda assemblea plenaria dell'ARLEM

  • febbraio la Presidenza del Consiglio europeo finalmente esprime (dopo gli USA) il suo appoggio al cambiamento in Egitto. Ciò non impedisce al PE di adottareuna risoluzione - P7_TA(2011)0038 in cui, nei dettagli di un rinnovato partenariato con la Tunisia, si critica apertamente l'incapacità dell'UE di avere una politica estera coerente. Con un comunicato congiunto Ashton, Barroso e Buzek prendono atto delle dimissioni di Mubarak e si impegnano a sostenere il popolo egiziano verso la democrazia difendendo la stabilità della regione. Si riunisce il Consiglio sugli sviluppi nei paesi limitrofi meridionali in cui l'UE si dichiara "pronta per un nuovo partenariato nelle sue relazioni con i paesi della regione". Anche in Libia la popolazione si ribella ma la repressione questa volta è crudele. L'UE si mostra divisa sui modi di intervento fino a quando l'approvazione della risoluzione 1973 ONU e il passaggio del comando delle operazioni di guerra alla Nato restituiscono un po' di compattezza. A Casablanca 2.200 tra intellettuali e membri della società civile araba firmano la Casablanca Call for Democracy and Human Rights

  • marzo la Commissione pubblica il documento "Un partenariato per la democrazia e la prosperità condivisa con il Mediterraneo meridionale" - Com(2011)200 - basato su tre punti: trasformazione democratica accompagnata da uno sviluppo istituzionale; partenariato più forte con la popolazione e con i giovani in particolare; crescita e sviluppo economico sostenibili ed inclusivi  con particolare riguardo alla formazione professionale, allo sviluppo delle PMI e al miglioramento del sistema sanitario. Il Consiglio Affari esteri esprime soddisfazione per l'adozione della Risoluzione 1973 e, confermando il sostegno al popolo libico, dichiara che "Gheddafi deve abbandonare il potere immediatamente", congela i beni di Mubarak e si esprime preoccupato sulla situazione in Yemen e Bahrein

  • aprile anche in Siria la situazione precipita e dopo le promesse di riforme la repressione da parte di Assad è feroce. Con una risoluzione il PE chiede il blocco dei negoziati dell'Accordo di associazione UE-Siria. Lo scontro populista tra Francia e Italia sulla gestione dei profughi crea polemiche sul funzionamento (e sul futuro) di Schengen e dell'Unione europea. Il Consiglio approva la firma di una nuova Convenzione euromediterranea sulle regole preferenziali di origine (Euromediterranean convention on preferential rules of origin). Montecatini ospita il 12° Mediterranean Research Meeting

 

 

  • giugno in Marocco viene approvata, con una larga maggioranza, la nuova costituzione che ridefinisce la figura del Re (legata alle istituzioni statali e non soltanto al popolo), da più poteri al primo ministro e al Parlamento, fa del berbero lingua ufficiale accanto all'arabo e stabilisce una quota femminile al Consiglio superiore della magistratura. Si insedia il segretario dell'UPM il marocchino Yusef Amrani. Si riunisce il consiglio dedicato ad una riflessione sulla futura attuazione della Politica Europea di Vicinato (en) - 11850/11. La flottiglia per la libertà diretta verso Gaza  per forzare il blocco israeliano, di fronte alle pressioni diplomatiche e ai sabotaggi rinuncia a salpare. La Commissione pubblica la comunicazione "L'Unione europea e le regioni limitrofe: un approccio rinnovato alla cooperazione in materia di trasporti" - Com(2011)415 (en). Il PE approva uno stanziamento supplementare di 85,5 milioni di euro per sostenere i processi democratici. I fondi andranno in primo luogo là dove si sono registrati progressi nelle riforme (Tunisia, Giordania, Marocco), si aggiungeranno a quelli già stanziati e dipenderanno dall'avanzamento costante delle riforme. La scoperta di giacimenti di gas al largo delle coste tra Israele, Libano e Cipro, con i conseguenti contrasti sulla delimitazione delle acque territoriali, innesca un nuovo elemento di tensione tra i paesi dell'area (Turchia compresa). Bernardino León viene confermato inviato speciale UE per il Mediterraneo del Sud

 

 

  • agosto il segretario generale dell'UpM e quello della lega araba Nabil Al-Arabi si incontrano al Cairo determinati a rafforzare la cooperazione regionale tra le due organizzazioni. In una intervista (Le Monde - 19 agosto) Bernardino León smentisce di aver proposto ad Assad una conferenza da tenersi a Madrid per far cessare le violenze in Siria

  • settembre il Consiglio dell'UE rafforza le restrizioni contro la Siria mettendo il bando alle importazioni di petrolio. I ribelli entrano a Tripoli, Gheddafi fugge e di lui si perdono le tracce ma suoi fedeli resistono in varie zone della Libia. Subito l'UE invia una missione con lo scopo di valutare la situazione in vista dell'apertura di una delegazione. Parata di Capi di Stato per le vie di Tripoli, Cameron, Sarkozy e Erdogan visitano Tripoli e incontrano le nuove autorità (stampa). La BEI conferma un finanziamento di 7,5 miliardi di dollari fino alla fine del 2013 a Tunisia, Egitto, Marocco e Giordania. Dopo i primi segnali di crisi Israele vede peggiorare le relazioni con l'Egitto (dopo quelle con la Turchia). Il cambiamento di clima in Egitto sfocia con un assalto all'ambasciata israeliana. Yusef Amrani pubblica un intervento su Le Monde dichiarando aperta una nuova era per l'Unione per il Mediterraneo. Alle Nazioni Unite il CNT libico ottiene il seggio che fu della Jamahiria, al contrario  viene bocciato l'ingresso della Palestina come stato sovrano; l'UE è divisa al momento del voto. Ashton si reca al Cairo per discutere del processo di pace in Medio oriente poi partecipa alla prima riunione della Task Force UE-Tunisia. Pochi giorni prima la CE ha adottato un pacchetto di quattro decisioni destinate a supportare lo sviluppo della democrazia, la crescita economica  inclusiva, la creazioni di posti di lavoro e lo sviluppo dell'alta educazione oltre ad un aiuto di microfinanza. Si svolge a Marsiglia la prima riunione delle Istituzioni finanziarie partecipanti alla Deauville Partnership. Lo staff del FMI prepara la nota Middle East and North Africa: economic outlook and Key Challenges.

 

  • ottobre il Consiglio d'Europa riconosce la Palestina con lo statuto di osservatore. Mentre in Siria prosegue la repressione, la UE saluta con soddisfazione la creazione di un consiglio di transizione su modello di quello libico. Gheddafi viene ucciso a Sirte. Barroso e Van Rompuy plaudono alla fine di un'epoca di dispotismo. In Tunisia si svolgono le prime elezioni della primavera araba: sarà nominata un'Assemblea costituente che oltre a scrivere la costituzione, dovrà anche essere Parlamento per un anno. L'affluenza arriva al 90%. Il partito islamico moderato Enahda, di Rachid Ganuchi, vince le elezioni 41,47%. La metà, più o meno, dei tunisini però ha optato per i partiti laici. Tra i principali Ettakatol, un partito dell'internazionale socialista e Ettajdid diretto da  Moncef Marzouki conosciuto per la sua difesa dei diritti umani sotto Ben Alì. Le elezioni sono state seguite da un gruppo di osservatori del PE. Ashton si congratula per la maturità dimostrata dal popolo tunisino

  • dicembre l'Assemblea costituente tunisina approva la costituzione che da ampi poteri al primo ministro Hamadi Jebali ed elegge Moncef Marzouki, di Ettajdid, Presidente della Repubblica. Viene concessa anche la fiducia al nuovo governo che vede la prevalenza di ministri islamici (molti con un passato da oppositori del regime). Barroso si congratula col nuovo presidente tunisino. Anche il CESE e il CdR pubblicano il proprio parere in risposta alla Comunicazione di maggio della Commissione per una nuova politica di vicinato - CESE1867/2011 (en) e CdR198/2011 (en). Il Consiglio affari esteri appoggia le azioni della Lega araba e rafforza le sanzioni contro la Siria e nello stesso tempo elabora una "risposta dell'UE agli sviluppi nei paesi del vicinato meridionale" (en). Concretamente si propone nell'ambito della PEV  un budget di 18,2 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 con un aumento del 40% rispetto al periodo precedente. Anche la BERD, una volta approvati gli emendamenti allo statuto che le permetteranno di investire nella regione, in una prima fase stanzierà 59 milioni di euro in progetti di cooperazione che prepareranno il terreno per ulteriori investimenti futuri. Il primo progetto finanziato è previsto in Egitto. Viene anche istituito un Fondo europeo per la democrazia. Il PE boccia la proposta di proroga dell'accordo di pesca col Marocco e invita la Commissione a negoziare un nuovo accordo che sia più vantaggioso, sia in termini economici che ambientali, e che prenda in considerazione anche gli interessi della popolazione Saharawi. Il presidente palestinese Abbas incontra Ashton e Van Rompuy. Il Consiglio affari esteri da il via libera alle negoziazioni bilaterali con il Marocco. Per rafforzare la cooperazione con i Paesi limitrofi il PE e il Consiglio pubblicano una "Proposta di regolamento che istituisce uno strumento europeo di vicinato" (en) - Com(2011)839. La Commissione europea e il Consiglio d'Europa adottano un nuovo piano regionale di sostegno alle riforme democratiche nei paesi del sud del Mediterraneo. Nel quadro delle azioni lanciate durante il summit del G8 di maggio anche la BERS lancia l'iniziativa transition to transition per lo sviluppo delle regioni del Sud e dell'Est del Mediterraneo. Il Qatar ospita il quarto forum della Alliance of Civilizations. A Tunisi si riunisce la seconda Citizen's Assembly for the Mediterranean.

 

2012

  • gennaio Lino Cardarelli assume la carica di Segretario generale ad interim dell'UpM a seguito della rinuncia da parte di Youssef Amrani nominato Ministro delegato del Ministero degli affari esteri del Marocco. L'UpM continua ad essere in difficoltà. Bari ospita la terza sessione plenaria di Arlem  in cui viene pubblicata la "Relazione annuale dell'Assemblea regionale e locale euromediterranea (ARLEM) sulla dimensione territoriale-2011". Si riunisce per la prima volta il nuovo Parlamento egiziano. Al Cairo si festeggia l'anniversario della rivoluzione ma tra i manifestanti sono palesi le divisioni. Secondo il programma di transizione (stilato dalla giunta militare) il Supremo Consiglio delle Forze armate trasferirà i poteri soltanto alla fine di giugno, quando dovrebbe essere eletto il presidente della repubblica. Un calendario non condiviso dai gruppi laici, ai quali si affiancano non pochi giovani Fratelli musulmani disubbidienti al loro partito. Il Consiglio dell'Unione europea rinnova il suo appoggio all'operato del Quartetto nel processo di pace in Medio oriente. Andreas Reinike viene nominato Rappresentante speciale per il processo di pace in Medio oriente. L'UpM e MEGRID firmano un protocollo d'intesa per la cooperazione nello sviluppo de Master Plan del Piano Solare mediterraneo (MSP). Il consorzio tedesco DESERTEC presenta un nuovo progetto in Tunisia

  • febbraio si incontrano a Roma 13 Paesi del Nord e del Sud del Mediterraneo, più le organizzazioni multilaterali della regione. Si svolgono due vertici: il Dialogo 5+5 e il Foromed (gli stessi Paesi del Dialogo 5+5 più Egitto, Turchia e Grecia, perché si confermi «un sostegno condiviso alle istituzioni democratiche e al rilancio economico» della sponda Sud. Il marocchino Fathallah Sijilmassi è il nuovo Segretario generale dell'UpM. Ad Amman si riunisce per la prima volta la Task Force UE-Giordania. L'Assemblea generale dell'ONU ratifica una risoluzione di condanna al regime siriano e, appoggiando le proposte della Lega araba, chiede l'immediata cessazione delle violenze. La Ashton in una dichiarazione esprime la soddisfazione dell'UE. Il PE vota un protocollo che prevede una base legale per la partecipazione del Marocco ai programmi comunitari. Si riunisce a Tunisi la Conferenza degli amici del popolo siriano. Il Consiglio Nazionale Siriano viene riconosciuto come un "legittimo rappresentante dei siriani che cercano un cambiamento democratico pacifico", si prospetta anche un intervento da svolgersi sotto l'egida dell'ONU. Il governo conservatore spagnolo conferma il suo appoggio all'Alleanza delle civilizzazioni. In Egitto fallisce uno sciopero generale indetto da una piattaforma di organizzazioni che aveva come obiettivo quello di lanciare un movimento di disobbedienza civile per forzare alle dimissioni la Giunta militare. Il PE concede il via libera al nuovo accordo UE-Marocco su agricoltura e pesca ma la plenaria è divisa (369 sì, 225 no e 31 astensioni). Il relatore francese, José Bové ne aveva proposto la bocciatura considerandolo dannoso per gli agricoltori europei

  • marzo l'Unione europea, come deciso dal Consiglio a fine febbraio, succede alla Francia nella copresidenza dell'UpM. Fathallah Sijilmassi si insedia nella carica di Segretario generale dell'UpM. Il Consiglio europeo ribadisce il suo sostegno alle trasformazioni democratiche in atto nei paesi vicini della sponda sud e invita la Commissione a presentare una road map per definire la messa in opera della politica UE nella regione. La Commissione nell'ambito della NIF (Neighbourhood Investment Facility) approva la Mediterranean Solar Plan Project Preparation Initiative (MSP-PPI). Lo European University Institute ospita il tredicesimo mediterranenan research meeting. L'UpM partecipa alla pubblicazione il rapporto Water around the Mediterranean. A Tunisi si svolge la decima conferenza annuale FEMIP dedicata alle piccole e medie imprese. Intanto nel paese africano la prima decisione della Commissione incaricata di rivedere la costituzione lascia l'articolo 1 nella forma voluta da Habib Bourghiba nel 1959: la Tunisia è «uno stato libero, indipendente e sovrano, che ha l' Islam come religione di stato, l' arabo come lingua ufficiale ed è una repubblica». È una scelta che non rinnega le radici religiose musulmane ma respinge la sharia come fonte di legge. Si svolge a Barcellona il primo meeting euromediterraneo sullo sviluppo di un ambiente urbano sostenibile. Su richiesta del governo algerino, preoccupato per la piega che sta prendendo la sollevazione tuareg dopo la caduta di Gheddafi, la UE dispiega una forza di osservatori che monitoreranno le elezioni del 10 maggio. In un pranzo di lavoro presso lo IEMed di Barcellona, Štefan Füle presenta la posizione della UE riguardo alla primavera araba. Il Consiglio europeo ribadisce il proprio appoggio alla transizione democratica in atto nel vicinato meridionale e  invita la Commissione e l'alto rappresentante a presentare entro la fine dell'anno una tabella di marcia intesa a definire e orientare l'attuazione della politica dell'UE nei confronti dei partner del Mediterraneo meridionale (en)

  • giugno  il rilancio dell'Unione epr il Mediterraneo è l'argomento di una sessione di due giorni che il Bureau dell'Assemblea parlamentare dell'UpM (PA-UfM), l'UpM stessa e la BEI svolgono alla Fondazione Anna Lindh. La Giordania assume la copresidenza dell'UpM (Ashton). Il PE pubblica la Relazione sull'evoluzione delle strategie macroregionali dell'UE: pratiche attuali e prospettive future, in particolare nel Mediterraneo - A7 0219/2012 (en). In Egitto la situazione è turbolenta. Mubarak viene condannato all'ergastolo, dopo alcuni giorni l'Alta corte scioglie d'autorità le camere elette a gennaio la conseguenza dello scioglimento è che il Consiglio supremo delle forze armate recupera il potere legislativo fino all'elezione di un nuovo Parlamento. Le susseguenti elezioni presidenziali nelle quali viene eletto il rappresentante dei Fratelli musulmani Mohamed Morsi con il 51.7% dei voti, consegnano al paese un presidente dimezzato. Sconfitto l'avversario Ahmed Shafik che conquista il 48.3% dei voti. L'affluenza alle urne si attesta al 51%. Nel discorso inaugurale il presidente rende omaggio ai martiri della rivoluzione, assicura sul rispetto dei trattati internazionali e sulla sua intenzione di perseguire la pace nella regione. Il Consiglio affari esteri adotta la EU Strategic Framework and Action Plan on Human Rights and Democracy - 11855/12 e nomina Stavros Lambrinidis  primo  Rappresentante Speciale UE per i Diritti Umani (EUSR)

  • luglio in Egitto il Presidente Morsi torna a far riunire di nuovo il Parlamento. Nonostante l'Alta corte non riconosca alcun valore alla seduta l'impatto politico dello strappo è notevole, l' unica decisione presa dai parlamentari è quella di ricorrere in Cassazione che sarà così incaricata di dirimere il conflitto costituzionale. Fino ad allora il Parlamento non verrà più convocato. Dopo pochi giorni Catherine Ashton visita l'Egitto e incontra il Presidente. Nella mutata situazione del Mediterraneo molti rimproverano all'Europa la mancanza di una strategia globale ma in una intervista il Commissario Füle ribadisce la sua convinzione che l'Europa stia lavorando bene con i suoi vicini anche Catherine Ashton rivendica i successi dell'impegno UE nel campo dei diritti umani. La BEI, le cui attività sono state recentemente estese a Egitto, Marocco, Tunisia e Giordania, pubblica un rapporto nel quale si insiste sul fatto che i Paesi del Sud ed Est Mediterraneo si trovano di fronte a gravi difficoltà macroeconomiche in un clima di grande incertezza politica. Tra i problemi maggiori la grave disoccupazione, il crollo del turismo e la mancanza di investimenti a medio termine. Le elezioni in Libia vedono la vittoria dell'Alleanza delle Forze nazionali (NFA), il partito liberale del'ex primo ministro Jibril. Sconfitti i partiti islamisti. Ashton e Füle si congratulano col vincitore. Si riuniscono a Parigi i Friends of the Syrian People. La Ashton mette in guardia sui rischi di una escalation della violenza. Parigi ospita anche Moncef Marzouki, presidente laico (ma da lui termine non usato in quanto sinonimo di ateo nei paesi musulmani) della Tunisia. Assicurando che la rivoluzione tunisina è stata fatta senza odio si dimostra poco preoccupato dei Salafisti, la cui ascesa è legata all'estrema povertà della popolazione, e convinto che con Hollande sarà cancellata l'azione di Sarkozy che in nome di una politica tanto spregiudicata che dal fiato corto aveva appoggiato la dittatura

  • agosto  di fronte all'impossibilità di trovare una soluzione per la guerra civile in Siria Kofi Annan si dimette da inviato speciale per l'ONU e la Lega Araba. La crisi siriana rischia di estendersi anche al Libano dove si susseguono violenze legate al conflitto siriano. In questo clima si svolge a Teheran la conferenza dei Paesi Non Allineati, nonostante le pressioni dei paesi occidentali, il segretario generale dell'ONU conferma la sua presenza. In visita a Parigi il Segretario dell'UpM Fathallah Sijilmassi riceve da Hollande l'assicurazione di un appoggio forte ad una politica euromediterranea più incisiva basata su dei progetti specifici (stampa)

  • settembre  in Libia, al seguito dell'uscita del film anti islamico "L'innocenza dei musulmani" la folla assalta il consolato Usa a Bengazi, viene ucciso l'ambasciatore statunitense Christopher Stevens. La dinamica dell'assalto fa pensare però ha un piano d'attacco ben studiato. La tensione creata da questi avvenimenti e dalle successive proteste in tutte le principali piazze dei Paesi arabi rendono ancora più urgente la presenza europea nella regione.  La Giordania assume la copresidenza dell'Unione per il Mediterraneo e nel corso della 67 riunione dell'ONU insieme all'UE presiede un meeting dei principali donatori, delle organizzazioni di aiuto umanitario e dei difensori dei diritti civili che agiscono in Siria. Nella stessa occasione Rabat e Madrid lanciano una iniziativa volta a consacrare la mediazione come metodo di risoluzione dei conflitti nella regione. A tal proposito verranno svolti seminari per la  formazione di mediatori. La BERS lancia i suoi primi investimenti a favore delle democrazie arabe emergenti. Vengono approvati tre progetti in favore della Giordania, Tunisia e Marocco. Presto anche investimenti in Egitto. La Commissione pubblica la Comunicazione "Le radici della democrazia e dello sviluppo sostenibile: l’impegno dell’Europa verso la società civile nell’ambito delle relazioni esterne" - Com(2012)492 (en). Beirut ospita il secondo euro arab economic forum

  • dicembre nella riunione del Consiglio Affari esteri (en) le conclusioni sulla Siria ribadiscono l'appoggio all'opposizione e la condanna dell'uso della forza da entrambe le parti. A Bruxelles si svolge le settima riunione del Consiglio di associazione UE-Algeria. L'UE sosterrà l'Algeria attraverso un primo piano d'azione, negoziato nell'ambito dell'ENP, se gli sforzi del paese saranno orientati verso una maggiore democrazia e una maggiore integrazione con i paesi vicini. Anche per la Francia (impegnata a seguire l'evoluzione in Mali) l'Algeria è un partner fondamentale con il quale, al di fuori della troppo dispersiva UpM, costituire un nucleo d'integrazione tra UE e Maghreb. Viene pubblicato il documento Supporting closer cooperation and regional integration in the Maghreb: Algeria, Libya, Mauritania, Morocco and Tunisia - JOIN(2012)36. Scopo delle azioni proposte nel documento è quello di aiutare una maggiore integrazione tra i paesi del Maghreb. L'Unione europea adotta un nuovo programma di sostegno alla transizione democratica in Tunisia e due nuovi programmi regionali per lo sviluppo dei media, della cultura e del settore privato nel sud del Mediterraneo. La UE sblocca 21 milioni di euro per l'aiuto ai rifugiati siriani in Libano e Giordania e 25 milioni per l'aiuto alla transizione in LIbia. In Egitto la vittoria dei si alla nuova costituzione, da molti considerata troppo legata alla religione, riacutizza lo scontro tra laici e islamici. Il leader di Hamas in esilio Khaled Meshaa torna a Gaza dopo 45 anni anche se il suo sulla lista nera  dei gruppi terroristi molti lo considerano un uomo pragmatico capace, come dimostra la trattativa condotta al Cairo per il cessate il fuoco con gli israeliani, di usare la politica come arma. Ci si chiede se anche ad Israele non manchi proprio una offensiva diplomatica per trattare con Hamas a livello politico

 

2013

 

  • marzo Tunisi ospita il World Social Forum. Al termine dei lavori viene redatta la Dichiarazione di Tunisi (Tunis declaration) sulla libertà di stampa. In Egitto durante la visita del Segretario di Stato americano John Kerry scoppiano violenti scontri tra polizia e oppositori di Morsi. Dopo pochi giorni la Corte amministrativa sospende le elezioni amministrative previste per aprile. Anche in Libia, mentre la situazione economica tende a migliorare, quella politica è in stallo. Le milizie islamiche si fanno sempre più aggressive sopratutto in Cirenaica. Viene pubblicato il documento Politica europea di vicinato: contribuire a un partenariato più forte - Join(2013)4 (en) corredato dai progress report per Egitto - SWD(2013)89, Palestina - SWD(2013)82, Sud-Mediterraneo - SWD(2013)86, Israele - SWD(2013)91, Giordania - SWD(2013)92, Libano - SWD(2013)93, Marocco - SWD(2013)81, Tunisia - SWD(2013)83 e un Implementation of the European Neighbourhood Policy in 2012 statistical annex - SWD(2013)87. Van Rompuy si reca in visita in Israele. Al centro dei colloqui con il presidente israeliano Peres il processo di pace in Medio oriente e la situazione complessiva nella regione. Il Segretario generale dell'UpM si reca in visita a Jeddah dove incontra il Presidente della Banca di Sviluppo Islamica (IDB) il quale conferma l'intenzione di finanziare per il 50% il progetto di desalinizzazione dell'acqua nella striscia di Gaza. In Turchia la coalizione siriana che combatte contro Assad elegge ad Istanbul Ghassan Hitto quale proprio premier ad interim. 50enne, nato a Damasco ma vissuto per 25 anni negli Usa ha lavorato come manager nelle telecomunicazioni. Obama visita Israele e Palestina, non ci si aspettano grosse novità  (intervista a Reinicki). Mentre i conflitto in Siria provoca destabilizzazione nei paesi confinanti, la lega araba nel vertice di Doha non riconosce più il regime di Bashar Assad e assegna il seggio, vacante da 18 mesi, all'opposizione. Si svolge a Algeri la settima conferenza sui trasporti dei Paesi del Dialogo 5+5

  • giugno La commissione pubblica la quarta Quarta relazione annuale sull’immigrazione e l’asilo Com(2013)422 (en) con il documento SWD(2013)2010 (en). Al summit UE Russia prevalgono le divergenze sulla risoluzione della crisi in Siria. Barroso difende l'ingresso non limitato e incondizionato degli aiuti umanitari. La posizione del'UE sulla crisi siriana viene illustrata nella comunicazione "Verso un approccio globale dell'Unione europea alla crisi siriana" (en) - JOIN(2013)22. In Palestina Rami Hamdallah viene eletto Primo ministro. In Tunisia il progetto di costituzione che verrà portato al voto delinea uno stato che garantisce la libertà di culto e la parità di diritti di tutti i cittadini. La paura di vedere la Siria in mano all'Iran ed a Hezbollah spinge gli occidentali verso la fornitura di armi ai ribelli (intanto l'Egitto rompe ogni legame con Damasco). L'Iran ha in Hassan Rouhani il nuovo  presidente. In Qatar l'emiro Hamad bin Khalifa al-Thani abdica in favore del figlio Tanim. In Egitto, mentre cresce la tensione con l'Etiopia sulla gestione delle acque del Nilo, la Corte costituzionale dichiara incostituzionale le elezioni del Senato e dell'Assemblea costituente che ha redatto la Costituzione approvata nel dicembre scorso. A fine mese l'opposizione porta in piazza milioni di persone chiedendo le dimissioni di Morsi. L'Unione europea e il Marocco firmano un accordo sulla gestione dei flussi migratori e la mobilità delle persone. La BERS apre in Tunisia il primo ufficio permanente della sponda sud del Mediterraneo. Ashton visita Giordania, Libano, Egitto, Israele and Palestina. Al centro dei colloqui i possibili sviluppi della crisi siriana. Al termine della visita della Ashton si svolge il Consiglio dell'Unione europea  incentrato sulla Siria e il processo di Pace in Medio oriente

  • luglio in Egitto dopo settimane di proteste contro Morsi l'esercito, alla scadenza di un ultimatum con cui obbligava il presedente a prendere le giuste decisioni per il bene del paese, interviene; lo destituisce e arresta il capo dei Fratelli musulmani. Tra le figure di spicco che appoggiano il nuovo corso del generale Al-Sisi troviamo El Baradei, il papa Copto Teodoro II e Amhed el Tayeb, Imam della università Al-Azhar e Tahar ben Jelloun. Presi alla sprovvista gli USA e l'Europa sono costretti ad avallare quello che è a tutti gli effetti un colpo di stato. I primi commenti e la risoluzione del PE fanno leva sul rispetto della road map presentata dai generali per il ritorno dello stato di diritto. I sostenitori di Morsi tentano di liberare il presidente assaltando la caserma dove è agli arresti, l'esercito spara, i morti sono più di 50. (stampa). Il Consiglio Affari esteri non può che auspicare la fine delle violenze, il rispetto dei diritti umani, la liberazione dei prigionieri, compreso Morsi, e il passaggio in poco tempo del potere nelle mani di una amministrazione democraticamente eletta. Intanto Hazem Al-Beblawi viene designato premier e dopo pochi giorni si insedia il nuovo governo. In visita a Tunisi Hollande riceve l'assicurazione che la Tunisia, seppur percorsa da gravi tensioni e non ancora con una nuova costituzione, non seguirà il cammino dell'Egitto. Dopo giorni però viene assassinato Mohamed Brahmi uno dei leader della sinistra mentre le forze integraliste attaccano l'esercito tunisino. Nello stesso tempo il Consiglio saluta con soddisfazione l'annuncio da parte del Segretario di stato USA Kerry della firma di un accordo per la riapertura dei negoziati diretti tra israeliani e palestinesi. Lo IEMed (European Institute of Mediterranean ) presenta il rapporto (chiuso nel 2012) "Rethinking Euromed policies in a changing Mediterranean". Mentre Marocco, Tunisia e Libano sembrano essere i paesi dove è più probabile l'instaurarsi di una forte democrazia, l'Egitto sembra essere il cardine della stabilità regionale. In Libia Nouri Ali Abusahmen viene eletto presidente del Congresso nazionale. In visita in Algeria Barroso firma un accordo in campo energetico. A fine mese viene approvato anche un programma di sostegno alla governance politico-economica. Il Marocco inizia il secondo ciclo di negoziazioni con l'UE per la nascita di un'area di libero scambio

  • agosto a seguito dell'assassinio di Brahmi e delle conseguenti tensioni di piazza l'assemblea costituente tunisina sospende i lavori per la nuova costituzione. In Egitto si susseguono i bagni di sangue Kerry e Ashton in un comunicato congiunto condannano il clima di violenza. Da parte sua anche  il Consiglio Affari esteri condanna l'uso sproporzionato della forza da parte dell'esercito ma anche gli attacchi alle sedi di culto della comunità copta e ogni atto di terrorismo. Invita le parti ad instaurare un dialogo democratico e al rispetto della road map per il ritorno del potere in mani civili. Conferma di non interrompere gli aiuti economici alla società civile. (Intervista a Bernardino Leon, inviato speciale della UE per il Mediterraneo del Sud). Infine El Baradei, vice presidente ad interim della Repubblica si dimette. A seguito dell'uso di armi chimiche da parte di Assad nel conflitto siriano gli USA con Gran Bretagna, Francia e Turchia dichiarano di voler attuare un intervento militare.  Anche in Libano dopo la discesa in campo di Hezbollah al fianco di Assad la situazione è in rapido deterioramento con un confronto sempre più serrato tra sciti e sunniti (e Israele). 

  • settembre Tunisi ospita la Mediterranean Economic Conference on “Employment and Territorial Development” . La conferenza supporta il lancio del programma "Mediterranean Initiative for Jobs (Med4Jobs)" che ha come scopo di favorire l'impiego delle donne e dei giovani del Sud e dell'Est Mediterraneo. La Ashton riferisce al parlamento sulla situazione in Egitto e in Siria. A New York si svolge, ospitata da Ban Ki-Moon, una riunione, cui partecipa anche Ashton, dello Ad Hoc Liason Committee che ribadisce da parte dei paesi donatori il supporto all'accordo per la ripartenza del processo di pace in Palestina. Parigi ospita la terza conferenza ministeriale euromediterranea "Rafforzamento del ruolo delle donne nella società" (Conclusioni). A Rabat si volge la Prima conferenza dei Ministri della ricerca scientifica dei paesi del Mediterraneo occidentale (Dialogo 5+5). Si apre a San Pietroburgo la riunione del G20. Nonostante i suoi sforzi Hollande non riceve l'appoggio degli alleati europei all'intervento in Siria. Anche l'Arabia saudita è favorevole all'intervento (ma in seno alla lega araba non tutti vogliono la guerra). A latere della riunione  Australia, Canada, Francia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Arabia Saudita, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti rilasciano una dichiarazione. In seguito ad una proposta di Putin viene siglato un accordo tra gli Usa e la Russia per lo smantellamento dell'arsenale chimico siriano. A fine mese la risoluzione ONU 2118(2013) chiede alla Siria di consegnare le armi chimiche perché vengano smantellate. L'Iran, dopo l'elezione di Rohani, si riaffaccia di nuovo sulla scena internazionale

  • ottobre a poche miglia di distanza dalla costa di Lampedusa un barcone di immigrati affonda, 200 le vittime. Le polemiche montano sia sul fronte interno, mettendo sotto accusa la legge Bossi-Fini, sia sul fronte europeo. In un'intervista la Commissaria per gli affari interni e l'immigrazione Malströmm afferma che gli Stati europei devono fare molto di più per collaborare con i Paesi di origine del traffico per aprire nuovi canali all'immigrazione legale. L'Europa non può essere una fortezza e ha dovere di accoglienza nei confronti di essere umani che fuggono da guerre cui spesso l'occidente partecipa. In seguito a questi tragici avvenimenti viene decisa la creazione della Task Force Mediterraneo” (TFM). In Libia la situazione è ormai fuori controllo. Bengasi e Tripoli sono in mano alle milizie islamiche incaricate di mantenere l'ordine dal governo che non ha forze sufficienti per farlo autonomamente. In questo quadro gli USA rapiscono uno dei sospettati dell'assassinio dell'ambasciatore Chris Stevens che le milizie si rifiutavano di consegnare. Per ritorsione viene rapito, e poi rilasciato, il primo ministro Ali Zeydan. L'Arabia Saudita irritata dall'accordo sulla Siria rifiuta il seggio al Consiglio di sicurezza Onu subito sostenuta da Francia e Turchia. Commentatori vedono in questo rifiuto anche l'insofferenza saudita verso gli USA per il riavvicinamento con Teheran. In Tunisia scatta quello che viene definito "dialogo nazionale" che di fatto decreta la fine anche di questo esperimento di islam politico. Ennhada dichiara che lascerà il potere non appena approvata la nuova costituzione, il partito islamico-moderato paga il prezzo di non aver saputo controllare le frange estremiste. Catherine Ashton si reca in Egitto e poi a Bruxelles incontra il Presidente Palestinese Abbas. Barcellona ospita il primo forum economico dei Paesi del Dialogo 5+5. A Rabat si svolge la 4° Dii Desert Energy Conference . La Ashton, in seguito all'annuncio di una nuova campagna di colonizzazione, ricorda ad Israele che proseguire nella politica degli insediamenti è contro la legge internazionale