Globi

Sebbene la collezione dei globi sia la meno numerosa, con soli cinque esemplari, l’importanza di questo strumento fu chiaro sin da subito a chi si preoccupò di dotare il neonato Gabinetto di Geografia di strumenti didattici. I registri inventariali del Gabinetto, infatti, riportano con il numero d’inventario uno il “Globo terraqueo”, il quale fa parte del nucleo primigenio del Gabinetto datato 1° luglio 1876. Pochi anni dopo, nel 1885, fecero il loro ingresso al Gabinetto altri due globi: il “Globo terraqueo di Cora” e un altro “Globo terraqueo”. Nel 1936, l’ultimo a essere tracciato nei registri, è il “Globo fisico in rilievo”.
I globi entrarono a far parte del patrimonio del Gabinetto di Geografia fin dalla fine dell’Ottocento come soluzione didattica allo studio della forma della superficie terreste.
I globi posseduti sono editi da case editrici specializzate nell’editoria scolastica di fine Ottocento come Antonio Vallardi e Paravia, e sono riconducibili ai maggiori esperti cartografi e geografi dell'epoca, tra cui si ricordano il torinese Guido Cora e il padovano Giuseppe Dalla Vedova.

Si riporta l’elenco completo dei globi posseduti:

  • Globo fisico in rilievo di A. Minelli e C. Sulzer, Antonio Vallardi, fine Ottocento.
  • Globo terrestre fisico-politico di G. Cora, Paravia, fine Ottocento.
  • Globo terrestre fisico-politico di G. Cora, Paravia, 1883.
  • Globo terraqueo di G. Dalla Vedova, Paravia, 1882.
  • Globo di C. Boehmer, Paravia, 1924.

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