Storia

L'Istituto di diritto romano, dei diritti dell'Oriente mediterraneo e di storia del diritto, quale articolazione dell'Università, nacque nel 1935-36, in esso vi confluì l'Istituto di diritto romano, un’ associazione privata fondata nel 1888 da Vittorio Scialoja, la Società italiana per l'incremento degli studi romanistici.

Già dal 1900 l’ Istituto possedeva una propria biblioteca per la quale Scialoja, grazie all’ apertura dei propri interessi , aveva promosso le fonti letterarie, epigrafiche, papirologiche, archeologiche quali fonti da utilizzare nello studio storico del diritto romano.
In questa direzione si è via via arricchito il patrimonio della Biblioteca, che ad oggi, consta di circa 75.000 volumi, 150 riviste di cui una quarantina correnti.

Di particolare interesse è la sezione dedicata al diritto orientale e delle antiche civiltà mediterranee promossa da Edoardo Volterra.

La Biblioteca possiede un Fondo antico che comprende un migliaio di monografie. Esso si è costituito sia attraverso donazioni: notevole valore è stato acquisito incamerando il Fondo Vittorio Scialoja, sia attraverso acquisizioni .

Nel complesso il fondo racchiude i primi tentativi di organizzare il tema del Diritto romano in un ordine logico, piuttosto che seguendo la successione dei libri e dei titoli del Digesto giustinianeo fino ad arrivare all’ usus modernus pandettarum.

Si tratta infatti di testi di glossatori, di umanisti, di commentatori, di giusnaturalisti tra i cui autori spiccano i nomi di Bartolo da Sassoferrato, Andrea Alciati, Ugo Donello, Jacopo Cuiacio.

Inoltre la biblioteca si completa con la recente acquisizione di due fondi privati: il fondo Serrao, appartenuto al Professore Feliciano Serrao ed il Fondo Sciascia, appartenuto allo studioso Gaetano Sciascia.
Frutto duraturo dell'Istituto di Scialoja è il Bullettino dell'Istituto di Diritto Romano pubblicazione attiva ancora oggi.