Campana pneumatica con manometro

L. J. Deleuil, Parigi; Gabinetto Fisico della Sapienza, 1873 ca.; 67x31x66 cm; ottone, legno, vetro

Nella seconda metà del Settecento invalse l'uso di collegare al percorso d'aspirazione della pompa pneumatica un manometro ideato da Smeaton nel 1751 ca., composto da una provetta contenente un barometro tronco a sifone nel quale del mercurio riempie parte delle branche di un tubicino piegato ad U, una delle quali chiusa.         

Provetta contenente un barometro tronco a sifone  

                        

Verso la cima della branca chiusa si crea una strozzatura nel tubicino per evitare che il mercurio, tornando indietro troppo velocemente al ritorno dell'aria nella provetta, lo possa infrangere. Il sifone è fissato su una tavoletta graduata la cui scala ha lo zero a metà: si misurerebbe una pressione uguale a zero quando le altezze delle due branche del mercurio coincidessero fra loro e con lo zero della scala.

Ciò che rende utile questo manometro è la sua piccola taglia, mentre non è in grado di dare indicazioni fino a che la pressione (misurata in mmHg) non diviene inferiore alla distanza (in mm) fra la cima e il fondo della branca chiusa. Per misurare costantemente la pressione sarebbe necessario un barometro di Torricelli.

Nel Museo si conserva un tavolinetto che sorregge, su due basi in legno tornito, un piatto metallico con il piano in vetro, per la campana da vuotare, e un manometro del tipo su descritto, collegati fra loro da un tubo metallico, con imbocchi multipli e chiavi, per il flusso dell'aria.

Il costruttore francese L. J. Deleuil forniva questo apparato come accessorio alla pompa che presentò nel 1865, composta da un solo cilindro ma a doppio effetto per sostituire i due della macchina classica. Il pistone era in metallo di 1/50 di mm di diametro inferiore a quello del cilindro: una serie di scanalature circolari sulla sua superficie imprigionavano un sottile strato d'aria che lubrificava il pistone e creava una chiusura ermetica al passaggio del gas. Il movimento del pistone doveva essere esattamente rettilineo e per questo fu utilizzato l'ingranaggio di Lahire per trasformare il movimento circolare di un volano in un movimento lineare. Durante il funzionamento, a causa del gioco delle valvole, la camera sopra e quella sotto al pistone svolgono il ruolo dei due cilindri separati della macchina a due corpi.

L'esistenza di valvole di espulsione dell'aria ne permetteva l'uso anche per comprimere "a varie atmosfere". Di questa pompa, con i suoi accessori, non rimane traccia nel Museo.

 

 Pompa

(Daniele Rebuzzi)