Cannocchiale e scala

Il metodo di lettura del cannocchiale e scala (o della leva ottica) è stato introdotto da J. C. Poggendorff nel 1826 per eseguire misure di piccoli spostamenti angolari dell'equipaggio mobile di magnetometri, galvanometri, ecc. Uno specchietto S verticale viene fissato solidalmente all'equipaggio mobile dello strumento e osservato attraverso un cannocchiale dotato di reticolo. Perpendicolarmente all'asse del cannocchiale, superiormente a questo, viene sistemata la scala, che viene fortemente illuminata. Il cannocchiale viene regolato in modo che l'osservatore veda a fuoco l'immagine della scala "proiettata" sullo specchio. Se il piano di S ruota di un certo angolo, i raggi riflessi da S sulla scala hanno deviazione angolare doppia e l'osservatore può leggere sul reticolo il numero di divisioni di scala che, per piccoli angoli, è proporzionale all'angolo di rotazione dello specchietto.Con un cannocchiale di 10 ingrandimenti posto a circa un metro di distanza, è possibile già valutare uno spostamento angolare dello specchietto di 10". Se è nota la dipendenza funzionale tra angolo e grandezza da misurare, per esempio una intensità di corrente nel caso dei galvanometri, è possibile risalire a questa con grande precisione. Il metodo di Poggendorff viene ripreso e sviluppato in particolare da K. F. Gauss prima e da Kelvin poi; nel tempo si è trasformato in un metodo 'oggettivo' di osservazione consentendo le letture contemporaneamente a più persone, con la sostituzione del cannocchiale da parte di un sistema di proiezione. Nell'esemplare qui mostrato la scala ha 600 divisioni; la scala superiore va da 0 a 60 cm, quella inferiore è simmetrica rispetto allo zero. 

(M. Grazia Ianniello)