Spettroscopio per l'ultra violetto

R. Füss, Berlino; 1908 ca.; altezza min 21 cm; ingombro 21x18 cm; acciaio, ferro, ottone, ghisa, vetro

Di costruzione più recente (1908) rispetto ad altri spettroscopi facenti parte della collezione del Museo, lo strumento qui presentato non era probabilmente utilizzato per delle vere e proprie misurazioni, quanto piuttosto nella didattica per una analisi qualitativa preliminare di spettri nella regione dell'ultravioletto. Ne è testimonianza il fatto che lo spettroscopio, sebbene dotato di una scala di riferimento per le lunghezze d'onda con la quale confrontare lo spettro esaminato, non sia provvisto di un meccanismo per la rotazione del prisma o del cannocchiale per la precisa risoluzione delle diverse righe spettrali. Il collimatore e il cannocchiale, entrambi in ottone, sono cioè rigidamente fissati al corpo centrale dello strumento,  in ghisa, sagomato in modo da seguire la traiettoria delle radiazioni deviate dal prisma. La scala di riferimento di cui sopra è incisa su una lastrina di vetro semiargentata e può essere illuminata  inviando la luce di una qualsiasi sorgente su di uno specchietto rotante montato a una estremità del piccolo proiettore in ottone che la sostiene, anch'esso fissato al corpo centrale dello strumento. Costruito dalla ditta Füss di Berlino, lo strumento compare nel Registro Inventariale del Regio Istituto Fisico di via Panisperna con il numero d'ordine VII - 224 (VII - 225 per il sostegno). Acquistato al prezzo di £ 197 (più £ 10,45 per il treppiede), proviene dalla dotazione dell'Istituto di Fisica Matematica (numeri d'ordine 107 e 108) ed entrò a far parte della strumentazione dell'Istituto Fisico solo nel 1922.

(Silvia Trapanese)