Bilancia di precisione

Achille  Scateni, Urbino; Teatro Fisico della Sapienza, 1860 ca.; 40 x 107 x 83

Questa bilancia di ottone, di 2 kg di portata, è conservata in una custodia di legno con cristalli, cassetti per gli accessori e due manopole di controllo per sbloccare e regolare la posizione dei piatti.

La base della bilancia è dotata di livella e scala millimetrata. La struttura del giogo, di grande eleganza e funzionalità, è tale da consentire alta rigidità dei bracci e al tempo stesso la loro massima mobilità. Tre viti per lato regolano la posizione dei coltelli rispetto ai piatti.

L'esemplare è forse identificabile con la bilancia di precisione menzionata in Le scienze e le arti sotto il pontificato di Pio IX, nella presentazione del Museo di Fisica del 1857, e impiegata nelle operazioni di definizione del Sistema dei pesi e misure degli Stati Pontifici.
La sua grande sensibilità (0,5 mg su 2 kg, pari a 2,5 su 107 ) consentiva di misurare in laboratorio la variazione dell'accelerazione di gravità con la quota secondo il metodo di von Jolly. A tale scopo il fondo della custodia veniva rimosso, in modo da sospendere al di sotto del piatto di sinistra, con un dislivello h, un piatto ausiliario.

Disposta la bilancia in prossimità del soffitto del laboratorio con il piattello ausiliario in prossimità del pavimento, si carica ciascun piatto con una massa di circa 2 kg in modo da raggiungere l'equilibrio. Si trasferisce poi la massa dal piatto di sinistra sul piatto ausiliario al di sotto. Dalla massa aggiuntiva posta sul piatto di destra per ristabilire l'equilibrio, nota h, si può risalire alla variazione percentuale della forza peso (dell'ordine di 10-6).

La bilancia è riportata nel Registro inventariale  del Regio Istituto Fisico con il numero I-27. 

(M. Grazia Ianniello)