Feliciano Scarpellini (1762 - 1840)
Nato a Foligno nel 1762, abate, fu insegnante di matematica e fisica al liceo del Seminario Vaticano, direttore della Specola Caetani, in via delle Botteghe Oscure a Roma fino al 1814 e dell'Osservatorio del Campidoglio dal 1824. Nel 1795 fu animatore e rettore della Accademia Fisico-matematica Umbro-Fuccioli. L'associazione, in cui si dibattevano argomenti di fisica, di chimica e scienze naturali e si eseguivano pubblici esperimenti, fu sostenuta in particolare dal geometra Gaspar Monge, in missione a Roma negli anni dell'occupazione francese. Nel 1800 l'accademia venne soppressa sotto l'accusa di simpatie filofrancesi. Con l'aiuto di F. Caetani e G. Pessuti, Scarpellini fondò allora nel 1801 l'accademia scientifica Caetaniana, detta poi "dei Nuovi Lincei" per volere di Pio VII per ricordare la più illustre Accademia dei Lincei.
Nel 1816 Scarpellini venne nominato professore di fisica sacra e astronomia alla Sapienza, cattedra che tenne fino all'anno della sua morte, avvenuta a Roma nel 1840. La cattedra, istituita da Pio VII su disegno del cardinal Ercole Consalvi, estimatore di Scarpellini e vero artefice della politica culturale dello Stato Pontificio, fu l'espressione tangibile del tentativo di apertura della Chiesa alla scienza e del clima di restaurazione che si stabilì a Roma nei primi decenni dell'Ottocento. L'insegnamento venne istituito "per far conoscere le moderne scoperte della scienza, onde ingrandire le idee che ci offrono la magnificenza e l'ordine di tutto il creato, ed affinché tali cose non s'ignorino da chi deve rispondere all'abuso che di esse fa la miscredenza".
La cattedra di fisica sacra, o "di fisica mosaica" o "di cosmologia teologica" secondo le dizioni dell'epoca, doveva operare una funzione di controllo sulle scienze per sottrarle all'influenza delle filosofie materialistiche e positivistiche di derivazione illuministica. La cattedra di fisica sacra era suddivisa in sei sezioni, una per ogni giorno della creazione secondo quanto Mosè, nel racconto della genesi, aveva stabilito.
Costruttore di strumenti astronomici, Scarpellini cedette nel 1840 alla Camera apostolica una Collezione di macchine e strumenti fisici ed astronomici, che confluirà poi nel Gabinetto fisico della Sapienza. Nel Museo di Fisica è conservato l'atto di vendita della collezione Scarpellini.
(M. Grazia Ianniello)