Macchina a dividere circolare

Max Kohl, Chemnitz, Germania; 1923; 63x39x39 cm

La macchina a dividere circolare ha il compito di tracciare tratti di uguale ampiezza angolare sulla superficie o sul bordo di un pezzo in lavorazione, in generale di sezione circolare e di metallo.

Il principio di funzionamento della macchina è simile a quello della macchina a dividere lineare. Su una pesante base di ghisa sostenuta da quattro piedini laterali è fissata una piattaforma circolare,  girevole per mezzo di una vite senza fine,  con il bordo filettato. Al di sopra della piattaforma si trova un altro disco concentrico di raggio minore, su cui si sistema il campione da incidere; il disco presenta cinque serie di fori disposti radialmente nei quali possono essere alloggiati gli oggetti  in lavorazione.

Un asse tangente alla piattaforma inferiore, mediante una vite micrometrica e dei meccanismi a ingranaggi, consente di variare la rotazione dei due dischi, regolabile grazie a una serie di scale di lettura.

Da un lato della macchina, sulla base di ghisa, si trova una struttura di ottone, scorrevole su due guide laterali, che sostiene il portautensile con il bulino di acciaio. Su un'altra guida laterale, un microscopio ad asse verticale consente di controllare con elevata precisione la posizione iniziale delle incisioni. Dopo ogni incisione il bulino viene riportato automaticamente da un braccio mobile nella posizione di partenza. Le rotazioni sono regolabili a meno di un secondo d'arco.

La macchina venne acquisita dal Regio Istituto Fisico dalla Germania in conto riparazioni danni di guerra, come risulta dal Registro Inventariale. 

(M. Grazia Ianniello)