La Sapienza - Università di Roma

 

Inquadrata nel complesso delle opere durature dell'E42, la Mostra dell'Abitazione nacque come germe dell'espansione residenziale di Roma verso il mare. Nel quadro urbanistico di Roma imperiale, questo quartiere non doveva costituire solo un semplice campionario di abitazioni moderne, che dimostrassero con forma, aspetti e dimensioni la dignità della rinnovata civiltà romana, ma doveva configurarsi come un complesso unitario, urbanisticamente completo e integrato con l'intera struttura dell'E42. 

Una specie di Prater viennese in gigantesche proporzioni, come fu definito da Plinio Marconi nel 1940 nei “Quaderni della Roma di Mussolini”, ove l’abitazione moderna, ancora di più dei grandi interventi monumentali collegati ai concorsi, si poneva come tema di verifica urbanistica e andava affermando un principio di “politica architettonica” per la quale un’unica energia coordinatrice metteva in rapporto più personalità per ottenere l’espressione di una città che voleva legare la propria immagine all'idea di modernità propagandata dal regime.

I progetti, che furono elaborati da Vittorio Ballio Morpurgo, Giorgio Calza Bini, Luigi Brusa e Giulio Sterbini, Michele Busiri Vici, Riccardo Cavallo, Giulio De Luca, Mario De Renzi, Enrico Del Debbio, Gino Franzi, Tommaso Garavini, Ignazio Guidi e Amos Mainardi, Adalberto Libera, Pietro Lombardi, Mario Loreti, Franco Petrucci, Luigi Piccinato, Gio Ponti, Ludovico Quaroni, Mario Ridolfi, Ettore Rossi, Paolo Rossi De Paoli, Guido Viola e Giuseppe Samonà, rendono l’immagine di una parte di città coerente e coesa ove il modo di esprimersi del razionalismo romano del secondo decennio sostanzialmente non era compromesso dalle regole imposte dall’autarchia.

 

 

 

 

 

Vedi anche: Piero Ostilio Rossi "La casa per tutti". Un tema di riflessione per gli architetti italiani negli anni della seconda guerra mondiale", "ArQ", Quaderni della sezione "Sperimentazione progettuale" del Dipartimento di Progettazione Urbana dell'Università "Federico II°" di Napoli, n. 2, dicembre 1989.