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Determinanti di prolungato rilascio di RNA virale in pazienti ospedalizzati con infezione da SARS-CoV-2

Autori: 
Alessandra Oliva, Francesco Cogliati Dezza*, Alessandra Oliva*, Francesca Cancelli, Giulia Savelloni, Serena Valeri, Vera Mauro, Marianna Calabretto, Gianluca Russo, Mario Venditti, Ombretta Turriziani, Claudio M Mastroianni
Take Home Message:
L’età, l’albumina sierica e il trattamento con corticosteroidi o tocilizumab influenzano in modo significativo la durata del rilascio di RNA virale.
L’età, l’albumina sierica e il trattamento con corticosteroidi o tocilizumab influenzano in modo significativo la durata del rilascio di RNA virale.

Introduzione e scopo: Conoscere i fattori di rischio associate alla persistenza della positività al tampone nasofaringeo per SARS-CoV-2 ha delle importanti implicazioni, non solo cliniche ma anche di sanità pubblica. Pertanto, l’obiettivo dello studio è stato quello di individuare i determinanti clinici e di laboratorio di un prolungato rilascio di RNA virale nei pazienti ospedalizzati con infezione da SARS-CoV-2. 

Materiali e metodi: E’ stato condotto uno studio monocentrico e retrospettivo che ha incluso i pazienti ospedalizzati presso il Dipartimento di Malattie Infettive del Policlinico Umberto I con documentata infezione da SARS-CoV-2. I pazienti sono stati poi divisi in rapporto alla durata della positività al tampone nasofaringeo per SARS-CoV-2 in due gruppi: “early clearance (EC)” (≤14 giorni), “late clearance (LC)” (>14 giorni). I dati sono stati espressi in mediana per le variabili continue, in frequenza (percentuale) per le variabili qualitative. Per confrontare tra loro le variabili, sono stati usati i test di Mann-Whitney o il chi2. Il test log-rank test è stato utilizzato per le variabili categoriche. Il modello di regressione multiplo di Cox è stato utilizzato per identificare i predittori indipendenti di prolungato rilascio di RNA virale. Le analisi statistiche sono state effettuate con il software STATA/IC (StataCorp) versione 15.

Risultati: 179 pazienti sono stati inclusi nello studio (101 EC, 78 LC), con una età mediana di 62 anni. Il tempo mediano di durata della positività al tampone nasofaringeo per SARS-CoV-2 è stato di 14 giorni (EC/LC 10 e 19 giorni, rispettivamente, p<0.0001). Le analisi univariate hanno mostrato come l’età avanzata, il sesso maschile, aver ricevuto corticosteroidi o tocilizumab, l’ammissione in Terapia Intensiva e ridotti livelli di albumina sierica erano associati a un prolungato rilascio di RNA virale. Alla successiva analisi multivariata, l’età avanzata (p=0.016), i ridotti livelli di albumina (p=0.048) e l’aver ricevuto corticosteroidi (p=0.021) o tocilizumab (p=0.015) erano significativamente associati a una prolungata positività al tampone nasofaringeo per SARS-CoV-2. 

Conclusioni: L’età, l’albumina sierica e il trattamento con corticosteroidi o tocilizumab influenzano in modo significativo la durata del rilascio di RNA virale.

Ambito: 
Parole chiave: 
SARS-CoV-2
viral shedding
corticosteroids
Bibliografia: 

Cogliati Dezza F*, Oliva A*, Cancelli F, Savelloni G, Valeri S, Mauro V, Calabretto M, Russo G, Venditti M, Turriziani O, Mastroianni CM. Determinants of prolonged viral RNA shedding in hospitalized patients with SARS-CoV-2 infection. Diagn Microbiol Infect Dis. 2021 Feb 12;100(2):115347. *: equally contributed

Contatti

Sanità pubblica e malattie infettive
Alessandra Oliva
alessandra.oliva@uniroma1.it

Prof.ssa Alessandra della Torre
Commissione Ricerca
alessandra.dellatorre@uniroma1.it

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