Orologio a pendolo compensatore

L' orologio a pendolo in esame ha la particolarità di avere l'asta di sospensione costituita da nove verghe di ferro e di ottone accoppiate in modo da ridurre le variazioni di lunghezza al variare della temperatura. La cassa di noce presenta due sportelli chiusi da cristalli, uno per il quadrante, l'altro per il pendolo. Il quadrante ha tre lancette per indicare ore, minuti e secondi.

Di pregevole fattura, accompagna il Museo di Fisica per gran parte della sua storia: compare infatti già nel Catalogo del 1794 con la descrizione "orologio a correzione fatto da Raffaele Orologiaro con cassa di noce, e cristalli avanti, fissato al muro", così come nel Catalogo del 1828, registrato con il numero 107 e la dicitura "Orologio a pendulo di compensazione costruito dal Sig. Raffaele Fiorelli Romano".

Nel Registro Inventariale del Regio Istituto Fisico è riportato con il numero I-65, proveniente dalla collezione Volpicelli. Figura anche nella stampa tratta dall'Album di Roma del febbraio 1858 che pubblica un articolo su "I nuovi Musei dell'Università di Roma", in occasione della visita di Pio IX al Nuovo Museo di Fisica.

Raffaele Fiorelli; Teatro Fisico della Sapienza, Roma; 1790 ca.; 30 x 51 x 205

(M. Grazia Ianniello)