Il catalogo del 1828

Il Catalogo del 1828, di 32 pagine manoscritte, riporta la descrizione di oltre 300 oggetti, molti dei quali già presenti nel Catalogo del 1794. In questa versione, redatta  sotto la supervisione di Saverio Barlocci, gli oggetti sono numerati e il criterio di classificazione è per argomenti. Barlocci era succeduto a Gandolfi sulla cattedra di fisica nel 1819 ma già qualche anno prima si era adoperato per istituire alla Sapienza un "Gabinetto fisico". In quella occasione aveva compilato il Catalogo del 1815 che riprende, con lievi modifiche, i contenuti del 1794. Il catalogo del 1828 è stato stilato sotto il pontificato di Leone XII e le nuove acquisizioni si devono forse alle donazioni di questo papa e del suo predecessore Pio VII. In calce al catalogo figura la scritta:
 
"Noi sottoscritti abbiamo ricevuto dall'Ill.mo Sig. Saverio Barlocci, professore di fisica, tutti gli oggetti descritti nel sud.o catalogo per conservarli e custodirli a forma degli obblighi da noi assunti. In fede, Roma questo di 3 8bre 1828, Domenico Luswergh macchinista e custode, Luigi Luswergh coadiutore".

Riportiamo di seguito, per brevi cenni, il contenuto del catalogo.
 

  • Meccanica: oltre a numerosi oggetti già registrati nel catalogo del 1794 troviamo una bilancia di Roberval, pendoli per lo studio sulla resistenza dei mezzi, un "tribometro di Desaguliers in ottone fatto dal Sig. D. Luswergh, macchinista e custode del Gabinetto", un piano inclinato di Galileo con il misuratore dei tempi e campanello, una macchina di Atwood eseguita e perfezionata da D. Luswergh, ecc.
  • Balistica: cannoni, compassi, mortari, bussole, ecc. In un notabene leggiamo:

 
"N.B. In detta scanzia esiste una sfera armillare di ottone del diametro di mezzo palmo e un orologio a sole di ottone a cerchio. Detti stromenti costruiti negli anni 1713 e 1714 dal macchinista Dm.co Luswergh sono molto valutabili per la loro esattezza e precisione".

La nota fa riferimento a Domenico Luswergh, nipote di Giacomo Luswergh, attivo a Modena e poi a Roma, capostipite di una famiglia di raffinati costruttori di strumenti e macchinisti che operarono a Roma, con bottega vicino al Collegio Romano, a partire dalla seconda metà del Seicento. L'omonimo Domenico Luswergh, menzionato nel catalogo del 1828, macchinista presso il Collegio Nazareno e il Gabinetto fisico dell'Archiginnasio di Roma, è a sua volta un nipote di Domenico.

  • Idrostatica: livello di ottone a sifone con semicerchio e bussola di D. Luswergh, livello a bolla d'aria fatto dal macchinista Felice Morelli, grande bilancia idrostatica di ottone costruita da Morelli, bilancia a fondi mobili costruita dal macchinista M. Lamot, pompe aspiranti e prementi.
  • Calorico: pirometro di Musschenbroek, altro esemplare costruito da D. Luswergh, eolipile.
  • Termometri diversi: tra i vari esemplari ne figurano due ad alcool e a mercurio con doppia scala centigrada di Reamur, costruiti dal marchese Origo.
  • Calorico raggiante: specchi concavi sferici e, aggiunti in data posteriore con altra mano (di Volpicelli?), due grandi specchi parabolici, orologio a pendolo di compensazione costruito da Raffaele Fiorelli (già nel catalogo del 1794).
  • Pneumatica: tra le varie pompe compare una "macchina pneumatica antica a 2 stantuffi costruita da Gio. Muschenbroek nel 1740 con montante e custodia di legno" già nel catalogo del 1794, un altro esemplare simile di lavoro inglese di Newman. Vi sono inoltre una pistola pneumatica dell'artefice Del Moro, eudiometri, un apparato di Dalton, ecc.
  • Azione Capillare: tubi e sifoni capillari, lamine di cristallo.
  • Meteorologia: un barometro torricelliano con nonio, un altro di Morland, di Koll (?), un barometro portatile costruito dal marchese Origo, ecc.
  • Ottica, Catottrica, Diottrica: lenti, prismi, specchi, cannocchiali, microscopi; tra gli oggetti notevoli: una lente obiettiva di Campana "del foco di pal. 30", un microscopio diottrico del profes. Amici di Modena", una camera lucida di Wollaston perfezionata da Amici, costruita dal macchinista Morelli. Le esperienze sono complete e moderne per quei tempi, come si evince dalla presenza di lenti per le esperienze sugli anelli di Newton, l'acromatismo, la doppia rifrazione, la polarizzazione secondo la disposizione sperimentale di Malus e di Arago.
  • Elettricità: è senza dubbio la sezione più ricca. Vi compare una macchina antica di Guericke a globo resinoso fisso, una simile di Hawksbee, la macchina di Nairne già presente nel catalogo del 1794, una "macchina grande con disco di diametro 31 1/2 pollici del piede di Parigi, con conduttore doppio di ottone sostenuto da 5 isolatori di vetro che terminano in un globo di ottone a cui è connesso un altro più piccolo", costruito dal macchinista Morelli, altre macchine costruite dal macchinista Venturini (già nel catalogo del 1794), dal Luswergh, un elettrometro di Bohnenberger, una bilancia di Coulomb, ecc.
  • Galvanismo e apparati Elettromotori: condensatori, pila del Volta con 120 elementi di rame e zinco (già presente nel catalogo del 1794 come aggiunta, con la dizione di "colonna galvanica"), apparati elettromotori costruiti da Luswergh, un "elettromotore perpetuo di Zamboni formato da 2 pile a secco e pendulo oscillante nel mezzo, regalo dello stesso Autore", ecc.
  • Magnetismo: magneti, bussole di inclinazione e declinazione, una delle quali costruita da Morelli, ecc.
  • Elettromagnetismo: esperienza di Ampère costruita da Luswergh, altro "apparato di Ampère modificato e ridotto a forma più semplice dal Prof. S. Barlocci ed eseguito dal macchinista D. Luswergh", un apparato termoelettrico di Seebeck, un duplicatore di Schweigger, un altro esemplare con ago astatico secondo i principi del cav. Leopoldo Nobili di Regio, ecc.

(M. Grazia Ianniello)