Turchia 2011-2013

  

      

    2011

    • gennaio il governo greco sorprende l'Europa annunciando l'intenzione di costruire un muro contro l'immigrazione clandestina sul tratto di frontiera terrestre con la Turchia. Il PE presenta un'interrogazione scritta. Istanbul ospita il vertice 5+1 per discutere del programma nucleare iraniano. Come previsto il vertice non raggiunge risultati apprezzabili. In una intervista a Newsweek Il premier Erdoğan rivendicando i progressi della Turchia in campo economico e diplomatico, oppone alla realpolitik turca, da molti tacciata di neo-ottomanismo, la politica bizantina con cui la UE gestisce i negoziati di adesione. Anche O. Pamuk si dice ormai convinto che la Turchia non entrerà in Europa proprio mentre il "modello turco" viene considerato uno degli sbocchi possibili delle rivolte nei paesi arabi.
    • febbraio Erdoğan chiama Mubarak invitandolo a farsi da parte rispettando la volontà del popolo. Muore Necmettin Erbakan primo premier islamista della Turchia moderna considerato il "padre politico" di Erdoğan. Si riunisce ad Hatay il 66° Comitato parlamentare congiunto UE-Turchia. UE e Turchia stipulano il readmission agreement. La visita lampo di Sarkozy in preparazione del G-20 viene accolta freddamente, al presidente francese si rimprovera un certo "orientalismo" che gli impedisce di considerare la Turchia come un attore di primo piano sulla scena internazionale. I leader di Cipro si incontrano di nuovo per trovare una soluzione alla divisione dell'isola. 
    • marzo il Parlamento europeo adotta la  risoluzione sulla relazione 2010 sui progressi compiuti dalla Turchia  - P7_TA(2011)90 in cui "prende atto della lentezza dei progressi della Turchia in materia di riforme" e "esprime preoccupazione per il deterioramento della libertà di stampa" infatti il processo a Pinar Selek, l'arresto di giornalisti nell'ambito del processo Ergenekon e il sequestro, prima della pubblicazione, delle copie del libro di Ahmet Şık sui legami tra polizia e gruppi islamisti, gettano un'ombra sulla libertà di espressione in Turchia. Lo stesso Commissario Füle si dice poco convinto sulla riuscita del processo di adesione della Turchia . La popolazione della Cipro turca manifesta contro le misure di austerità decise dalla madrepatria e per una totale autonomia. Il PE ospita il  panel “Breaking stereotypes and building bridges between Turkey and the EU” organizzato dagli europarlamentari del "Friends of Turkey group"  e TUSKON (una delle associazione di industriali turchi). 
    • aprile il 49° Consiglio di Associazione UE-Turchia (en) sancisce lo stallo delle negoziazioni. Anche lo European Council of Foreign Relations nel suo Scorecard 2010 rileva che l'incapacità della UE di sbloccare questo stallo e quello riguardante la questione di Cipro ha contribuito al preoccupante riorientamento della politica estera turca. Parlando all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa (PACE) Erdoğan non è tenero con l'Unione europea. A latere incontra in forma privata il presidente Sarkozy. La decisione della Commissione europea di non includere la Turchia nella prima bozza del bilancio comunitario 2014/2020 non sorprende più di tanto Bağış nello stesso tempo però Turchia e Commissione firmano l'accordo IPA. Confermando che le elezioni del 12 giugno daranno anche indicazioni sulla riforma della Costituzione, la TÜSİAD (Turkish Industrialists and Businessmen’s Association) presenta una sua proposta di revisione della Carta mentre l'Alto Consiglio elettorale dichiara ineleggibili sette candidati curdi. A Montecatini si svolge il dodicesimo Mediterranean Research Meeting.
    • maggio il DTK (Congresso della Società Democratica) principale forza di appoggio ai Curdi avanza l'ipotesi di boicottare le elezioni. Dopo un comizio nella città di Kastamonu il convoglio del presidente Erdoğan (che però era tornato in elicottero) subisce un attacco armato, muore un poliziotto. Ad Istanbul migliaia di persone protestano contro la censura di Internet. Il partito di destra Adunata Democratica vince le elezioni a Cipro con il 34.27%. Il risultato delle consultazioni non avrà effetto sulla presidenza Christofias, il suo partito Akel (comunista) è al 32,67%) e, quasi certamente, non influenzerà i colloqui con la controparte turco-cipriota per la riunificazione dell’isola. Il Diko (centrodestra) al 15,77% e l’Edek (socialdemocratico) al 9% però potrebbero non appoggiare Christofias alle prossime elezioni presidenziali. Si volge a Bruxelles la prima conferenza "SPEAK UP! Freedom of Expression and Media in the Western Balkans and Turkey" (commento). Istanbul ospita la quarta Conferenza delle nazioni unite sui paesi in via di sviluppo. 
    • giugno alle elezioni politiche il partito del premier Erdoğan raggiunge il 49,8 % dei voti, una maggioranza che non gli permette di poter cambiare la Costituzione da solo. (stampa). Nel nuovo parlamento per la prima volta viene eletto un deputato di religione cristiana: Erol Dora. Al momento del giuramento però 135 deputati del CHP rifiutano di giurare per protestare contro la detenzione di eletti sospettati di aver partecipato ad Ergenekon. Dopo le elezioni in un articolo sul Pais, Javier Solana (ex alto rappresentante della UE per la politica estera) si dichiara favorevole all'ingresso della Turchia nell'UE. Sulle colonne dello stesso giornale Nearchos Palas (ambasciatore cipriota a Madrid) e W. Chisslet (ex corrispondente del Times) rispondono a Solana. Anche Jack Straw dalle colonne del Times sottolineando la forte presenza politica della Turchia afferma che uno dei perdenti delle elezioni è l'Unione europea. L'aggravarsi della repressione in Siria e il conseguente esodo di profughi spingono il governo di Ankara a rivedere la politica nei confronti di Assad. Viene pubblicato il Multi-annual Indicative Planning Document (MIPD) 2011-2013 for Turkey - C(2011) 4490. 
    • luglio Erdoğan visita Cipro Nord e conferma che la Turchia congelerà le sue relazioni con la UE durante la presidenza cipriota se non si troverà una soluzione al problema della divisione dell'isola. Le parole del premier turco sono subito criticate e tacciate di arroganza da vari politici tra cui  Andrew Duff al quale dalle colonne di Hurryet risponde  Mustafa Kutlay. Negli stessi giorni Cipro sud commemora il giorno dell'invasione turca ma le cerimonie si trasformano in manifestazioni contro il governo accusato di non saper gestire la forte crisi economica e sociale. La crisi del paese spinge alle dimissioni i ministri dell'interno e degli esteri.  Si svolge ad Istanbul una riunione del Gruppo di contatto sulla Libia. Prima e dopo la riunione un gran via vai di politici statunitensi dimostra come la Turchia stia riallacciando solidi legami con gli Stati Uniti. Il Consiglio d'Europa pubblica un rapporto sulla libertà di stampa in Turchia  evidenziando come non siano ancora stati presi tutti i provvedimenti necessari ad  una effettiva applicazione della libertà di espressione. Per protesta contro l'arresto e la mancata promozione di alcuni generali accusati di tramare contro il governo, si dimettono il Capo di Stato maggiore Isik Kosaner (che pure al momento dell'elezione era stato il candidato governativo contro quello proposto dai generali) e i capi della della marina e dell'aeronautica.
    • agosto Necdet Özel, l'unico comandante che non si era dimesso, viene nominato Capo di Stato Maggiore. I commenti della stampa sono concordi nel ritenere che questa sia una ulteriore vittoria di Erdoğan nel piegare i militari al potere politico. Parlando con i giornalisti il deputato  Hüseyin Çelik illustra come il governo voglia riformare la struttura militare. La Grecia inizia la costruzione di un enorme fossato di 120 km alla frontiera turca per frenare l'immigrazione clandestina. In seguito alla massa di rifugiati che fuggono dalla Siria e con la conseguente tensione che si crea al confine, le relazioni tra Siria e Turchia peggiorano. Gli oppositori di Assad si riuniscono ad Istanbul e creano un Consiglio nazionale di transizione simile a quello libico. Il premier turco si reca, con la famiglia, a Mogadiscio promettendo aiuti. In un attacco del PKK muoiono 10 soldati la reazione dell'esercito porta all'uccisione di 145 curdi in territorio iracheno. In un articolo su Hurryet, il Commissario UE all'allargamento Füle presenta la nuova Politica di europea di vicinato ma non tocca nessuno dei punti nevralgici che bloccano i negoziati con la Turchia. Alcuni osservatori sono convinti che non si possa chiedere ad Ankara di accelerare le riforme quando persiste il veto di Francia e Germania all'adesione. Altri sono dell'idea che Ankara respinta dall'UE, si stia orientando a creare qualcosa di simile all'UE tra i suoi vicini in Asia. L'economia turca da segni di surriscaldamento mentre l'inflazione sale al 6.65%. 
    • settembre all'ONU la commissione d'inchiesta sull'attacco israeliano alla flotta che trasportava aiuti presenta il rapporto finale (rapporto Palmer). Nel rapporto si condanna l'eccessivo uso della forza nel far rispettare il blocco navale ma si dichiara che Israele ha agito nel pieno del diritto. La Turchia blocca le relazioni economiche in campo militare ed espelle l'ambasciatore israeliano. Erdoğan, proseguendo nella sua strategia di fare della Turchia il paese di riferimento dei musulmani democratici, dopo la Somalia, visita l'Africa del nord portando il suo appoggio alle rivoluzioni arabe. Da Tunisi afferma che è finito il tempo in cui Israele possa fare quello che vuole nel Mediterraneo. Altro motivo di scontro con gli israeliani è l'appoggio che forniscono ai greco-ciprioti nelle esplorazioni petrolifere al largo dell'isola di Cipro. Erdoğan minaccia di fare lo stesso mettendo le proprie navi sotto scorta armata. Per bocca del vice primo ministro Bulent Arınç la Turchia difende il suo diritto di cercare petrolio nel mediterraneo orientale. Nella riunione del Comitato parlamentare congiunto si prende l'impegno di stilare una road map per l'abolizione dei visti con la Turchia. In un sondaggio del German Marshal Fund si scopre che il 48% dei turchi è ancora favorevole all'ingresso nell'UE. La Federation of American Scientists FAS pubblica il paper "European Union Enlargement: A Status Report on Turkey’s Accession Negotiations".
    • In ottobre la Commissione europea pubblica il documento Strategia di allargamento e sfide principali per il periodo 2011-2012 (en) - COM(2011)666 con allegato il Turkey 2011 progress report (en) - SEC(2011)1201. Nei documenti si sottolinea il contributo che un'economia dinamica e un ruolo regionale importante (negoziazioni in Kosovo, appoggio alla politica estera e di  sicurezza energetica) danno all'Unione europea. Si rileva inoltre come il processo di adesione rimanga l'ambito più efficace per promuovere le riforme connesse all'UE e come però la Turchia debba  impegnarsi ancora molto per garantire nella pratica la tutela dei diritti fondamentali. La libertà di espressione, i diritti delle donne e la libertà di religione non sono ancora sufficientemente garantiti dal quadro legislativo. La Commissione teme per le recenti tensioni nelle relazioni tra Turchia e Cipro e ricorda l'appello del Consiglio ad astenersi da qualsiasi tipo di  azione che potrebbe nuocere alle relazioni di buon vicinato. In contemporanea, un articolo su Hurryet, il Commissario all'allargamento presenta una agenda in cinque punti (peraltro in parte già presenti nel report) che dia nuovo impulso al processo di adesione. Erdoğan lamentandosi delle conclusioni del progress report conferma però la  minaccia di congelare le relazioni con  la Ue al momento della presidenza cipriota. I più critici tra i commentatori (R. Reid ; Ö. Taşpinar) sono convinti che l'Europa può ormai non essere più uno scopo prioritario per la Turchia mentre A. Bozkurt, elencando le inadempienze da parte UE,  pubblica il suo EU 'regress report' 2011. La necessità e i benefici del processo di adesione sono ricordati da S.DemirtaşM. YetkinE. Bonino. Viene pubblicata la Relazione annuale 2010 sull'assistenza finanziaria di preadesione (IPA, programmi Phare, CARDS, strumento finanziario di preadesione per la Turchia e strumento di transizione) - Com(2011)647 (en) e SEC(2011)1198 (en)  mentre nell'ambito dell'IPA viene pubblicato il "Revised Multiannual Indicative Financial Framework (MIFF for 2012-2013".  Si svolge ad Istanbul l'ottava Bosphorus conference. Non dimentichiamo che in Turchia è vivo il dibattito sulla nuova costituzione. Il Parlamento cerca di coinvolgere la società civile aprendo anche un sito web. La prospettiva di una nuova costituzione che possa risolvere il conflitto kurdo spinge il BDP ad annunciare la fine del boicottaggio dei lavori parlamentari. In Germania si ricorda l'accordo del il 30 ottobre 1961, che aprì la porta al flusso migratorio dalla Turchia.
    • novembre la capitale turca ospita il terzo Black Sea Energy and Economic Forum,  l'ottavo forum italo turco e il primo Turkish Arab Media  Forum. Nel tentativo di superare l'impasse su Cipro la Cyprus Academic Dialogue (CAD) organizza ad Istanbul un incontro cui partecipano accademici, intellettuali società civile. Lo scopo è quello di superare le diffidenze all'interno dei due gruppi per impedire che rifiutino qualsiasi accordo raggiunto durante i colloqui sotto l'egida ONU. La repressione in Siria e le conseguenti ripercussioni ai confini turchi spingono il paese a presentare all'ONU un progetto di risoluzione insieme alla Francia, Regno Unito e Germania.  
    • dicembre si svolge a Doha il quarto forum della  Alliance of civilization. Le relazioni tra Francia e Turchia si deteriorano ancora di più in seguito all'approvazione da parte del parlamento francese della legge che punisce il negazionismo del genocidio armeno. La reazione di Erdoğan è rabbiosa tanto da accusare la Francia di genocidio in Algeria. I commenti della stampa in genere sono concordi nel definire l'approvazione della legge una mossa disperata di Sarkozy in vista delle presidenziali. Lo storico P. Nora denuncia l'assurdità di una legge in un campo che dovrebbe essere riservato alla libera indagine. Il PE e il Consiglio presentano la proposta per il rinnovo del regolamento concernente lo Strumento di assistenza preadesione (IPAII) - Com(2011) 838 (en). Il Consiglio europeo ammonisce la Turchia a rispettare il ruolo della presidenza di turno ventura affidata a Cipro dal 1 luglio 2012. Pochi giorni dopo le scuse di Erdoğan per il massacro di Dersim (del 1937), in Kurdistan l'esercito turco per errore uccide 35 giovani. Il governo ammette l'errore e istituisce una commissione d'inchiesta mentre il PKK chiama alla rivolta. 

     

    2012

    • gennaio l'offensiva contro i vertici militari prosegue: l'ex capo di Stato Maggiore Ilker Başbuğ , viene arrestato con l'accusa di far parte di Ergenekon mentre Kenan Evren, il principale esecutore del golpe del 12 settembre 1980, sarà processato per crimini contro lo Stato. Al centro di una regione lacerata da aspri conflitti la dottrina politica estera turca si trova in un momento di grande tensione (il commento di Yusuf Kanli1-2-3). La Commissione parlamentare mista UE-Turchia acquisisce il rapporto che il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg ha stilato in seguito alla sua visita in Turchia dell'ottobre 2011. 
    • febbraio si svolge a Tunisi la prima Conferenza del Gruppo di amici del popolo siriano. Dopo la recrudescenza dello scontro con i curdi viene lanciata una nuova strategia chiamata "back to the future" che, supportata dalla nuova costituzione, dovrebbe vedere la partecipazione delle organizzazioni politiche curde anche se poi l'azione repressiva a livello giudiziario non si arresta. La Corte costituzionale francese boccia la legge sulla negazione del genocidio armeno voluta da Sarkozy, positivi i commenti sia in Turchia che in Francia. La Word Bank pubblica il rapporto Golden growth: restoring the lustre of european economic model che documenta il modello di crescita europeo negli ultimi 50 anni e valuta i sei principali componenti di questo modello: commercio, finanza, impresa, innovazione, lavoro e governance. Erdoğan viene operato per la seconda volta e rimane per quasi venti giorni lontano dalla scena politica. La malattia e le poco convincenti assicurazioni del governo sulla salute del premier gettano un'ombra sul futuro del AKP, cresciuto attorno alla sua figura dominante, e su quello della politica turca sia a livello internazionale che di politica interna ad iniziare dal progetto di riforma costituzionale che, instaurando una repubblica semi presidenziale, di fatto consegnerebbe la presidenza al premier il cui mandato scade nel 2014. Riunione della Commissione parlamentare mista UE-Turchia intervengono Füle e Bağis.
    • marzo vengono liberati Ahmet Şık and Nedim Şener e altri due giornalisti arrestati con accuse di complotto. La Turchia chiude l'ambasciata in Siria. Lo stallo dei colloqui tra le comunità cipriote e l'avvicinarsi della data in cui Cipro assumerà la presidenza della UE spingono Bağış a prospettare una soluzione in cui la parte turco-cipriota potrebbe essere annessa alla Turchia. Il Parlamento europeo pubblica la risoluzione sulla relazione 2011 relativa ai progressi compiuti dalla Turchia - B7-0189/2012 (en). Il PE deplora che, pur riconosciuto il potenziale economico e di crescita della Turchia e il suo ruolo significativo per la stabilità regionale, la Turchia sia l'unico paese candidato senza liberalizzazione dei visti. Esprime rincrescimento per le dichiarazioni della Turchia quanto alla sua intenzione di congelare le relazioni con la Presidenza dell'Unione europea nella seconda metà del 2012 in caso di mancata soluzione al problema di Cipro e invita la Turchia ad adempiere al proprio obbligo di attuare integralmente e in modo non discriminatorio il protocollo aggiuntivo all'accordo di associazione. A livello di politica interna ribadisce nuovamente l'importanza di effettuare una riforma della legge sui partiti politici e della legge elettorale, riducendo la soglia minima del 10% per la rappresentanza in parlamento e sottolinea che le indagini sui presunti progetti di colpo di Stato, come "Ergenekon" e "Sledgehammer", devono dimostrare l'imparzialità e la trasparenza delle istituzioni democratiche e del sistema giudiziario, per questo motivo  ribadisce la propria preoccupazione per la prassi di avviare procedimenti penali contro difensori dei diritti umani, attivisti e  giornalisti. Gli attori dell'economia proseguono il dibattito per il nuovo Codice Commerciale che dovrebbe entrare in vigore il 1 luglio 2012 mentre viene approvata la controversa riforma della scuola che favorisce gli istituti coranici e introduce l'ora facoltativa di religione musulmana. Si svolge il 26° meeting della Abant Platform  iniziativa promossa a favore di una discussione costruttiva sulla nuova costituzione. Al termine dei lavori viene redatta una dichiarazione finale. A Montecatini il tredicesimo Mediterreanean research meeting.
    • aprile si svolge ad Istanbul la seconda Conferenza del Gruppo di amici del popolo siriano senza che però si arrivi ad accordi sostanziali. Kofi Annan, anche in qualità di emissario della Lega Araba sulla Siria, visita i campi profughi al confine turco-siriano. Si apre il processo ai generali che attuarono il colpo si stato del 1980. Kenan Evren (94 anni) e Tahsin Sahinkaya (86) sono gli unici ancora i vita. Possono essere giudicati grazie alla modifica costituzionale del 2010. Istanbul ospita un nuova tornata di negoziazioni sul nucleare iraniano tra il gruppo dei 5+1 e l'Iran stesso. In un discorso ai giovani ufficiali dell'accademia, il presidente Gül illustra il nuovo corso della politica estera. Un "Virtuos power" che si preoccupa non solo della dimensione politico-militare della sicurezza ma anche delle questioni umanitarie e di giustizia. Istanbul ospita anche il 15° Eurasian Economy Summit "Three Continents and One Sea". A conferma dell'interesse turco sui Balcani, sono invitati il primo ministro bosniaco e i presidenti di Albania, Macedonia, Montenegro. Lo USAK pubblica il Foreign Policy Capacity Report. Nel rapporto vengono illustrati le prospettive diplomatiche e i limiti dell'influenza turca nel Medio oriente. Il PE pubblica la Relazione su una prospettiva 2020 per le donne in Turchia - A7-0138/2012 (en).
    • maggio nell'intento di ridare impulso ai negoziati di adesione ad Ankara viene lanciata, presenti Štefan Füle e Egemen Bağış la Positive Agenda. La quale non rimpiazzerà le negoziazioni vere e proprie ma completerà e rafforzerà il processo di riforma avviato dalla Turchia. Le aree più importanti in cui si applicherà saranno: allineamento legislativo, cooperazione energetica, visti, mobilità e migrazione, unione doganale, politica estera, riforme politiche, lotta al terrorismo e aumento della partecipazione ai programmi "people to people". Il lavoro inizierà contestualmente al lancio ufficiale del Gruppo di lavoro sul capitolo 23 Giustizia e diritti fondamentali (uno dei più controversi). La vittoria di Hollande alle elezioni presidenziali francesi contribuisce ad una rinnovata fiducia nel processo di adesione. Anche Monti, durante il vertice intergovernativo Italia-Turchia, rinnova ad Erdoğan il pieno appoggio all'ingresso della Turchia nell'UE e auspica un rafforzamento della cooperazione economica bilaterale. Pochi giorni prima Istanbul ospita il forum "Italy & Turkey-Building together", al quale partecipano le più importanti imprese di costruzioni dei due paesi. Le infrastrutture, assieme ai settori dei macchinari, dell'energia e i beni di consumo (moda, alimentare, cosmetica) sono i principali interessi della missione italiana. L'Institute for Security Studies European Union (ISS) e European Strategy and Policy Analysis System (ESPAS)  pubblicano il rapporto Global Trends 2030 Citizens in an interconnected and Polycentric World. Per ciò che riguarda la Turchia gli indicatori di crescita economica, stabilità politica e livello di democrazia, influenza politica e culturale indicano un rafforzamento costante del suo ruolo di potenza regionale. Nello stesso tempo però permangono forti disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza. Si sottolinea infine come il problema di Cipro non potrà essere risolto senza una piena ripresa del processo di adesione. Nell'ambito del processo di adesione si svolge il Ministerial Dialogue between the Economic and Finance Ministers of the EU and the Acceding and Candidate Countries. Il Council of Foreign Relations (CFR) pubblica il rapporto  US-Turkey relations. A new partnership. In visita a Cipro in vista della rotazione della presidenza UE, Van Rompuy ribadisce che la Presidenza è un'istituzione fondamentale dell'Unione basata sui trattati e quindi deve essere rispettata da tutti (en). La deputata Leila Zana, eletta nel 2011 come indipendente nelle fila del BDP (Partito per la Pace e la democrazia), viene condannata a dieci anni di carcere per propaganda a favore del PKK. La sentenza, se confermata nel grado successivo di giudizio, non potrà essere eseguita fino alla scadenza del mandato parlamentare. 
    • giugno Istanbul ospita il terzo EU-Turkey ministerial political dialogue meeting. Al centro dei colloqui la Positive Agenda, la questione dei visti d'ingresso e gli sviluppi politici in Medio Oriente, Nord-Africa e Balcani occidentali. La capitale turca ospita anche il primo forum medio oriente (versione regionale del Forum di Davos che riunisce per la prima volta i forum Medio oriente e Eurasia), il 20° summit della Organization of the Black Sea Economic Cooperation (BSEC), il secondo meeting del Comitato di coordinamento del Global Counterterrorism Forum. Il gruppo della Abant platform si riunisce per il suo 27° meeting per discutere delle trasformazioni economiche, sociali e di politica estera necessarie ad una Turchia democratica. La Corte dei Conti europea pubblica la relazione Assistenza dell’Unione europea alla Comunità turco-cipriota (en) mentre Füle si reca in visita a Cipro incontrando i rappresentanti delle due comunità. Il Consiglio dell'Unione europea adotta delle conclusioni sullo sviluppo della cooperazione con la Turchia nei settori della giustizia e degli affari interni  (en) - 11748/12 in questa sede viene approvata una decisione relativa  alla firma dell’accordo di riammissione delle persone in posizione irregolare tra l’Unione europea e la Repubblica di Turchia. - 10676/12 Il 50° Consiglio di associazione UE-Turchia (en) incoraggia gli sforzi turchi verso una nuova costituzione e accoglie con favore le conclusioni del Consiglio dell'UE di pochi giorni prima. Viene pubblicata la Sesta relazione annuale 2011 sull'attuazione dell'assistenza comunitaria... per promuovere lo sviluppo economico della comunità turco-cipriota - Com(2012)243. (en)
    • luglio vengono rilasciati i parlamentari detenuti dal mese di aprile. Entra i vigore il nuovo Codice commerciale. Un lavoro durato 4 anni per un dispositivo di 1586 articoli che riscrive la disciplina in vigore dal 1957. La Turchia congela le relazioni con l'UE durante la presidenza di Cipro. Si svolge ad Istanbul la conferenza Muslim Brothers: Continuing March" in favore dell'opposizione in Siria.
    • settembre il congresso del AKP elegge Erdoğan per la terza volta i commentatori notano che nelle due ore e mezza di discorso il premier non tocca nessuno dei problemi della Turchia, sembra piuttosto spinto a lasciare, tentando l'elezione alla presidenza della Repubblica, un lascito politico e programmatico ad un suo eventuale successore. Non tocca il problema dei rapporti con l'UE che, rispetto alle relazioni con la Siria, con Israele e il resto del Medio oriente, è visto meno importante dal suo elettorato anche se poi il "modello Turchia" invocato da parte del mondo musulmano è per larga parte nato dall'accettazione delle riforme sociopolitiche richieste dall'ingresso nell'UE. II parlamento turco, in risposta ad alcuni attacchi di Damasco, autorizza l'intervento militare fuori dai confini. Il processo contro i generali ritenuti colpevoli del golpe si chiude con condanne per più di 300 militari. Istanbul ospita la conferenza Arab Spring and Peace in the New Middle east: muslim and christian perspectives - (lettera di Teofilo III). 
    • ottobre si apre il processo al pianista Fazil Say reo di aver scritto su twetter commenti offensivi sulla religione. Tirana ospita la seconda International Balkan Annual Conference (intervento del ministro degli esteri A. Davutoğlu). Il Committee to Protect Journalists (CPJ) presenta il rapporto Turkey's Press Freedom Crisis -- The Dark Days of Jailing Journalists and Criminalizing Dissent. Il rapporto esamina la detenzione di massa, la persecuzione giudiziaria e la pressione delle autorità per un'autocensura dei giornalisti in Turchia. Il PE pubblic la Relazione sull'allargamento: politiche, criteri e interessi strategici dell'UE (en) - A7-2704/2012 in cui si afferma che "anche gli Stati membri devono rispettare appieno i criteri di Copenaghen, evitando cosi di imporre ai paesi candidati standard più elevati di quelli applicati in alcuni Stati membri; mette in rilievo l'importanza di definire con maggior chiarezza le diverse fasi, di stabilire per l'intero processo parametri di riferimento trasparenti ed equi" e che "l'obiettivo del processo di adesione è la piena adesione all'UE". La Commissione pubblica il documento Strategia di allargamento e sfide principali per il periodo 2012-2013  - Com(2012)600 (en) e i progress report dei singoli paesi tra i quali il  2012 Turkey progress report - SWD(2012)336. Il rapporto rimarca positivamente l'inizio dei meeting previsti dalla "Positive agenda" e il processo di varo della nuova costituzione turca ma esprime preoccupazione riguardo alla mancanza di sostanziali progressi verso la piena accettazione dei criteri politici e delle libertà fondamentali, in primis le libertà di espressione e di credo. Inoltre definisce preoccupante la situazione nelle zone curde, dove il governo locale soffre della detenzione di numerosi uomini politici, e quella riguardante i rapporti bilaterali con Cipro sostanzialmente in fase di stallo (ulteriore tensione è data dalle perforazioni cipriote in mare per lo sfruttamento di giacimenti di gas), a questo riguardo si deplora la decisione di congelare i rapporti con la presidenza cipriota ricordando il rispetto dovuto ad una istituzione fondamentale dell'UE. Il rapporto evidenzia i maggiori progressi nell'ambito del diritto societario, della statistica, della ricerca scientifica, delle dogane, delle reti transeuropee, della libera circolazione dei beni e delle persone, dei servizi finanziari (gli standard di Basilea II sono divenuti obbligatori ma ancora non c'è una piena indipendenza della Banca centrale) . Gli sforzi riguardo il recepimento dell'acquis ora sono monitorati anche dai gruppi di lavoro creati dalla positive agenda. La reazione del Governo turco è affidata ad un comunicato del ministro degli esteri nel quale ci si rammarica che il rapporto, anche se continua ad essere uno strumento fondamentale per il miglioramento dei rapporti tra la Turchia e l'Unione europea, sottolinei gli aspetti negativi e non quelli positivi del cammino verso l'adesione. Bağis si sbilancia dichiarando che nel semestre irlandese sarà aperto un nuovo capitolo negoziale. I commenti della stampa sono di varia natura. Dalle colonne di Today's Zaman il giornalista A. Bozkurt pubblica, come tutti gli anni, il suo EU regress report in cui critica la "Positive agenda" come un processo creato ad arte che si svolge al di fuori delle negoziazioni ufficiali e che resuscita la "partnership privilegiata" di Sarkozy. Denuncia inoltre che il gruppo di lavoro su giustizia e diritti fondamentali (corrispondente ai capitoli 23-24) ha iniziato la discussione ma non ha trasmesso le linee guida per l'apertura dei capitoli nonostante tre sedute si siano già svolte. I rapporti con Cipro nord e il mancato pieno appoggio alla lotta al PKK e alla sua organizzazione politica (KCK - Kurdistan Communities Union) costituiscono altre mancanze dell'UE. Altri commentatori non sono però così critici. Con varie sfumature scrivono che per la Turchia il processo d'integrazione  è stato fondamentale al fine di migliorare la sua democrazia e si avanza il dubbio che certe critiche feroci all'UE da parte di esponenti del governo (il ministro dell'economia al momento dell'annuncio del nobel per la pace dato all'UE la definisce l'istituzione più ipocrita di tutti i tempi) siano il frutto della vittoria istituzionale sui militari che ha portato il partito di governo ad irrigidirsi in un atteggiamento che prefigura la nascita di uno stato autoritario. Anche lo scrittore O. Pamuk è scettico sulla possibilità di un ingresso della Turchia nell'UE considerando l'Europa ormai lontana dalla sua tradizione laica e progressista (ma lo storico Mark Mazower è contro questa lettura). Mentre la crisi con la Siria e il conseguente massiccio flusso di rifugiati non accennano a diminuire, Turchia ed Egitto svolgono manovre navali congiunte. Il 29 ottobre, anniversario della fondazione della Repubblica, a fianco della manifestazione ufficiale di Ankara se ne svolge una alternativa ad Istanbul alla quale partecipano esponenti del CHP (partito di opposizione) e che finisce in scontri tra polizia e dimostranti. Il Consiglio raggiunge un accordo politico sulla posizione che dovrà essere adottata dall'UE nei rispettivi organi di associazione istituiti tra l'UE e la Turchia per quanto concerne il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. - 14408/12, viene anche pubblicata la "Comunicazione... Strumento di assistenza peadesione (IPA) quadro finaniziario indicativo pluriennale riveduto 2013"  (en) - Com(2012)581. Un centinaio di prigionieri curdi iniziano uno sciopero della fame. Chiedono di potersi avvalere della propria lingua nella sfera pubblica e l'eliminazione degli ostacoli che impediscono ad Ocalan di negoziare una pace con lo Stato turco. L'Upm l'autorità palestinese e la Turchia discutono degli aspetti tecnici per finanziare un impianto idrico di desalinizzazione nella Striscia di Gaza.
    • novembre Israele attacca per l'ennesima volta la striscia di Gaza. Parlando all'inaugurazione dell'ottavo Eurasia Islam Council Meeting (final declaration), Erdoğan afferma che, come dimostra l'attacco israeliano, i poteri occidentali stanno cercando di provocare guerre in varie parti del mondo, dal Sudan alla Bosnia. In questo contesto Egitto e Turchia rafforzano la loro cooperazione (Türköne). L'agenzia di rating Fitch aumenta il grado di affidabilità dell'economia turca. Il ministro degli esteri turco Davutoğlu si reca a Bruxelles al centro dei colloqui con Ashton e Füle oltre alle reazioni UE-Turchia, la situazione nei Balcani e in Siria. Al di fuori dei comunicati ufficiali il problema del'ingresso della Turchia nell'UE alla luce degli scenari internazionali e interni alla Unione stessa viene studiato da nuove prospettive. Da un lato il montare del separatismo catalano, basco e scozzese si inserisce nel problema del separatismo curdo e ne diventa quasi una pietra di paragone dall'altro le resistenze britanniche ad una maggiore integrazione politica ed economica e il conseguente disegno di un'Europa costruita attorno ad un nucleo di stati maggiormente integrati con gli altri più flessibili sembra non dispiacere ad alcuni commentatori. Viene pubblicato la "Relazione annuale 2011sull'assistenza finanziaria di preadesione"  (en) - Com(2012)678 corredato dal documento SWD(2012)385 (en). Lo IEMed presenta al Parlamento europeo lo IEMed Mediterranean Yearbook Med.2012 all'interno un capitolo dedicato alla Turchia dal titolo "Turkey: a New Power in the Mediterranean". Pressato dalla campagna per la nuova costituzione, dalla esplosiva situazione siriana e dalla recrudescenza della guerriglia curda Erdoğan parla di reintrodurre la pena di morte. Eppure al termine dello sciopero della fame dei detenuti curdi, definito dal relatore del PE Ria Oomen Ruijten inaccettabile in una democrazia, la sensazione è che  la possibilità di pace sia più concreta. Istanbul ospita il quarto energy and economic summit tra i paesi dell'area del Mar Nero e del Mar Caspio mentre a Roma si svolge la nona edizione del forum italo-turco.
    • dicembre Turchia e Tunisia firmano un accordo per la creazione di un "Consiglio di cooperazione di alto livello". Il peggiorare della situazione in Siria porta al dispiegamento di missili patriot e truppe statunitensi al confine turco-siriano. Mosca e Teheran si dicono preoccupate. Il Consiglio dell'UE si riunisce per individuare una road map che arrivi ad un libero regime di visti - 17347/12. Il ministro per i rapporti con l'UE Bağis afferma che il progress report sull'adesione è rimasto ancor più che negli anni passati nell'ombra di posizioni infondate ed arbitrarie. Per confutare il rapporto dell'UE il Ministro pubblica il 2012 Progress Report prepared by Turkey. Si riunisce il Consiglio del'UE (Affari generali). (en) nelle conclusioni si ribadisce che la Turchia è un partner fondamentale tenuto conto che con i suoi stretti legami con l'UE in termini di commercio e di investimenti continua ad essere una parte preziosa della competitivita europea. Il Consiglio si compiace dei vari sviluppi positivi nel settore della democrazia e dello stato di diritto (creazione della figura dell’ombudsman, un'istituzione nazionale per i diritti dell'uomo, delle misure adottate nel settore dei diritti delle donne, dell'adozione del terzo pacchetto di riforme della giustizia) ma rileva con preoccupazione la mancanza di progressi sostanziali verso la piena conformità con i criteri politici, l'aumentata persecuzione della stampa e la scarsa garanzia di indipendenza e imparzialità del sistema giudiziario. Si sottolinea infine come la Turchia non abbia ancora compiuto passi avanti verso la necessaria normalizzazione delle sue relazioni con la Repubblica di Cipro e si deplora il congelamento delle relazioni con la presidenza dell'UE nel secondo semestre. 

     

    2013

    • gennaio a Parigi vengono uccise quattro militanti curde. L'assassinio rischia di bloccare il dialogo turco-curdo che sembrava riaprirsi. Di fronte alle difficoltà dell'ingresso nell'UE, il problema di Cipro continua a tenere bloccati  8 capitoli, la Turchia prende in considerazione l'ipotesi di partecipare alla Organizzazione di Shangai. La sociologa Pinar Selek viene condannata all'ergastolo per un attentato nel quale non ci sono prove certe della sua partecipazione. Il verdetto è considerato uno scandalo. Continuando nella sua politica estera di intervento attivo in Africa del Nord la Turchia critica l'intervento francese in Mali. La FAS (Federation of American Scientist) pubblica il rapporto "European Union Enlargement: A Status Report on Turkey’s Accession Negotiations".
    • febbraio si riunisce la Commissione parlamentare mista UE-Turchia. La Abant Platform  si riunisce nel suo 28° meeting. Vienna ospita il quinto forum della Alliance of Civilization. In seguito all'eliminazione del veto francese alla negoziazione, il COREPER, approva i criteri per l'apertura del capitolo 22 "Politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali" - 6796/13. Füle incontra a Bruxelles Fatma Şahin. Ministro della famiglia e delle politiche sociali. Il Commissario europeo si congratula per i passi avanti della legislazione turca nei confronti delle donne. 
    • marzo su iniziativa del Ministro della giustizia Sadullah Ergin viene approvato il quarto pacchetto sulla giustizia. Il pacchetto si muove verso l'armonizzazione con le pratiche della Convenzione (e della Corte) europea dei diritti dell'Uomo tuttavia non offre soluzioni riguardo ai gravi problemi che sono presenti nel sistema giudiziario corrente. Il Segretario Generale dell'UpM, Fathallah Sijilmassi, in visita ufficiale in Turchia incontra Binali Yildirim, Ministro dei trasporti e Ahmed Davutoğlu, Ministro degli affari esteri. Il 21 marzo a Diyarbakir durante la festa curda del Nevruz viene finalmente letto un messaggio, in curdo e in turco (video) di Ökalan che, punto culminante di una serie di incontri iniziati all'inizio dell'anno nel carcere sull'isola di Imrali, invita il PKK ad abbandonare la lotta armata per perseguire la pace e a ritirare il proprio esercito oltre il confine turco. Le ripercussioni di questo passo sono molteplici: il ritiro favorirà i colloqui di pace con la Turchia la quale se darà subito corso ad una liberalizzazione economica e sociale nella regione potrà erodere, come già successo dopo la tregua del 1999/2004, la base della popolazione curda disposta alla guerra; Ökalan, anche se leader carismatico, parla dal suo punto di vista marxista e quindi al momento di negoziare quello che sarà l'effettivo status dei curdi in Turchia potrebbero rivelarsi gravi contrasti con gli altri leader curdi non solo della Turchia ma anche dei partiti che lottano in Siria contro Assad. Il ritiro dell'esercito, ma non il disarmo, oltre il confine turco porta naturalmente in Siria dove il PKK, proprio grazie ai soldati disimpegnati in Turchia, potrebbe creare un mini stato, ricalcando l'esperienza dell'Unione delle Comunità Curde (KCK), che unito ad una eventuale autonomia data dal governo turco alla regione curda e al controllo dell'Iraq del nord porterebbe i curdi a controllare una entità territoriale di grande rilievo (anche strategico). Comunque il PKK, per bocca di Murat Karayılan, uno dei leader, si affretta a negare ogni appoggio alla creazione di uno stato curdo indipendente nel nord dell'Iraq così come Mustafa Bakir, responsabile del dipartimento degli esteri dell'Iraq del nord, nega ogni idea di secessione da Bagdad (ma usa toni duri sull'assoluta autonomia della regione). Su pressioni di Obama, in visita in Medio Oriente, e per uscire dall'isolamento nella regione, sempre più grave anche alla luce dell'escalation militare con la Siria Israele finalmente si scusa con la Turchia per l'assalto alla Navi Marmara, riconosce gli errori commessi e offre un risarcimento alle vittime. Erdoğan accetta le scuse e la Turchia cessa ogni procedimento giudiziario contro i membri del commando militare e i loro capi. A Cipro Anastasiades viene eletto primo ministro. Non è sgradito alla parte turca in quanto uno dei pochi uomini politici che non si oppose al piano di Annan.  Pochi giorni dopo l'elezione scoppia la crisi finanziaria, le misure draconiane richieste dall'UE e dal FMI creano rabbia nella popolazione. Immune dalla crisi Cipro nord, insieme alla Turchia, si profila come uno dei soggetti in grado di aiutare la parte sud in difficoltà (molti greco ciprioti iniziano a vendere le terre lasciate nella parte nord al momento dell'invasione). Paradossalmente la crisi potrebbe aprire nuovi spiragli per risolvere la questione della divisione dell'isola. Da un lato i greci hanno bisogno di aiuto dall'altra Davutoğlu pensa di cercare una soluzione, attraverso un rilancio dei colloqui mediati dall'ONU, sulla base dello sfruttamento comune dei giacimenti di gas e petrolio scoperti intorno all'isola e che hanno già scatenato contrasti anche con Israele. Naturalmente il ministro degli esteri turco si oppone a qualsiasi tentativo di sfruttamento unilaterale e a farne subito le spese è l'ENI che si vede congelata ogni attività. Sul fronte di politica interna  maturano alcune divergenze tra Erdoğan e Gül. L'autoritarismo del primo ministro, i suoi progetti faraonici (di cui il terzo ponte sul Bosforo è solo un esempio) uniti a una selvaggia speculazione immobiliare vengono sempre più in contrasto col basso profilo di Gül che pare opporsi, se dovesse essere approvato un progetto costituzionale presidenzialista, alla candidatura di Erdoğan alle presidenziali del 2014. L'urgenza di una nuova costituzione si presenta nel disegnare una nuova architettura dello stato che cancellando le vecchie costituzioni approvate "manu militari" non cancelli lo stato laico e democratico. Anche sul fronte delle relazioni con l'Ue sembrano esserci divergenze tra i due. Parlando al parlamento svedese Gül, d'accordo con Erdoğan sottolinea la miopia con la quale l'Europa si stia allontanando dalla Turchia, ma sembra opporsi al tentativo presidenziale di rivolgere la politica turca verso l'Asia.
    • aprile in visita ad Ankara  Catherine Ashton incontra Davutoğlu. Il Parlamento europeo pubblica la Risoluzione sulla Relazione 2012 sui progressi compiuti dalla Turchia - (en) - P7_TA(2013)184. Nella relazione il PE osserva che la presenza e i poteri del ministro della giustizia turco e del suo sottosegretario presso il Consiglio superiore della magistratura causano preoccupazioni per quanto concerne l'indipendenza del sistema giudiziario e che la riforma verso un sistema giudiziario moderno e pienamente indipendente è essenziale per consolidare la democrazia; esprime preoccupazione per i processi in corso e i lunghi periodi di detenzione preventiva a carico di attivisti, avvocati, giornalisti e parlamentari dell'opposizione ricordando che la libertà di espressione e il pluralismo dei media, anche su Internet, sono valori fondamentali per l'Europa. Per quanto riguarda specificatamente la cooperazione con l'UE il PE deplora il rifiuto della Turchia di adempiere all'obbligo di attuare il protocollo aggiuntivo all'accordo di associazione CE-Turchia nei confronti di tutti gli Stati membri, tale rifiuto continua a incidere profondamente sul progresso dei negoziati. Appoggia l'impegno della Turchia nei confronti delle forze democratiche in Siria e, in campo energetico, ritiene che, alla luce del ruolo strategico della Turchia e delle considerevoli risorse energetiche rinnovabili, occorra cominciare a considerare l'opportunità di avviare i negoziati sul capitolo 15 relativo all'energia. Il Commissario Füle, nei suoi rilievi alla risoluzione preferisce sottolineare i progressi in atto. Dopo pochi giorni anche il Consiglio d'Europa approva una relazione sulla Turchia  (dibattito) molto critica (il contro commento di Bozkurt). Il Parlamento Turco approva la legge sugli stranieri e la protezione internazionale. La Commissione si congratula per il chiaro segno degli sforzi tesi a stabilire quadro istituzionale per l'immigrazione e l'asilo. Istanbul ospita il 16° Eurasia Economic Summit (intervista a Akkan Suver, presidente del Marmara Group Foundation). Mersin ospita il 14° Mediterranean Research Meeting. Il pianista Fazil Say viene condannato per blasfemia. Il verdetto è considerato una vergogna Sempre attenti a ciò che accade nei Balcani i giornali turchi danno un grande rilievo all'accordo tra Serbia e il Kosovo.
    • maggio nel giorno della festa dei lavoratori con la scusa di lavori in corso il governo dichiara Taksim off-limits, ne vieta l'uso ai sindacati e  nel momento in cui le manifestazioni hanno comunque luogo scatena una violenta repressione. Ancora una volta al centro dei commenti il rapporto tra le istanze di democrazia e l'autoritarismo di Erdoğan. In una intervista il capo della delegazione UE in Turchia Jean-Maurice Ripert afferma che la Turchia vuole aprire un capitolo di negoziazione ogni ciclo di presidenza. Bağış reagisce duramente controbattendo alle critiche di Ripert affermando che l'idea (solo di Ripert) di aprire un capitolo per ogni ciclo di presidenza è inaccettabile. Se sul lato propriamente politico continuano le schermaglie al contrario le relazioni con la BERS vanno a gonfie vele tanto che la Banca pensa di investire un miliardo di euro l'anno fino al 2015 sopratutto nei settori dell'energia e a supporto delle PMI e delle privatizzazioni. La Commission on International Religious Freedom (USCIRF) del Congresso degli Stati Uniti pubblica il suo Annual Report. Il lungo rapporto dedica un capitolo alla Turchia e mette in evidenza come, paradossalmente, nella Turchia odierna, governata da un  partito che si dichiara islamista, la libertà religiosa sia più garantita che nella vecchia repubblica kemalista. Mentre il PKK inizia il ritiro delle milizie, nella cittadina di Reyhanli, al confine con la Siria una bomba provoca una strage. Il governo turco accusa la Turchia ma dopo pochi giorni arresta nove persone di nazionalità turca che però sembrano legate ai servizi siriani. I commentatori si chiedono quale sia il vero obiettivo dell'attentato (TaşpinarYinancDedeoğlu). Dopo alcuni giorni Erdoğan si reca in visita, dopo un periodo di scarso feeling, da Obama. Al centro dei colloqui la politica estera: situazione e assetto futuro della Siria, i rapporti con Teheran, la situazione di Cipro e quella energetica:  sfruttamento dei giacimenti di Cipro e l'accordo petrolifero tra la Turchia e l'Iraq del nord. Si svolge il 51° Consiglio di Associazione UE-Turchia. (posizione dell'UEposizione di Davutoğlu ). Davutoğlu ribadisce che l'obiettivo delle negoziazioni è una piena adesione all'UE e si lamenta che il ritmo non sia quello promesso tanto che se si continuerà ad aprire un capitolo per presidenza, situazione unica nella storia delle negoziazioni di adesione, ci vorranno 11 anni per aprirli tutti. Ricorda che ci sono ancora 8 capitoli dei quali non è stato approvato lo screening e che quindi non possono essere negoziati. Infine, ringraziando la Francia per la caduta del veto, spera che si riesca ad aprire il capitolo 22 - Politica regionale entro giugno mentre i capitoli 23 - Giustizia e diritti fondamentali e 24 - Giustizia libertà e sicurezza, alla luce delle riforme al sistema giudiziario, vengano aperti al più presto. Nelle conclusioni del Consiglio però, anche se Füle sembra più ottimista, non si notano passi avanti significativi nel dialogo di adesione. Da un lato la UE si congratula di alcune riforme (creazione dell'Ombudsman, approvazione del quarto pacchetto di riforma della giustizia, maggiore attenzione alla parità di genere, adozione della legge sugli stranieri e la protezione internazionale), del ruolo positivo della Turchia nella crisi siriana e dell'avvio dei negoziati di pace col PKK; dall'altro deplora lo stallo nella questione cipriota, la mancanza di libertà religiosa e di associazione e la mancata firma dell'accordo di riammissione UE-Turchia. Il Commissario Füle incontra Selhattin Demirtaş co presidente del Peace and Democracy Party (BDP), partito che difende la minoranza curda, per parlare del processo di pace avviato nel sud-est della Turchia. Si riunisce ad Ankara il 45th EU-Turkey Customs Co-operation Committee - 9548/13. Il Parlamento turco approva una legge che limita la pubblicità e la vendita di alcool. Il provvedimento scatena violente polemiche tra chi minimizza e chi difende la libertà di peccare. Il 29 maggio, data della conquista turca di Costantinopoli, il primo ministro partecipa alla cerimonia di fondazione del terzo ponte sul Bosforo (intitolato al sultano Selim I). Nel frattempo l'opposizione è a piazza Taksim per protestare contro la distruzione del parco creato nel 1940 al posto delle Topçu Barracks e la costruzione di un centro commerciale con annessa moschea. Si svolge ad Istanbul la Council of Europe Convention on preventing and combating violence against women and domestic violence. (Istanbul convention). Diplomatici turchi, serbi e Bosniaci si incontrano ad Ankara per un incontro trilaterale che conferma l'attivismo della Turchia nei Balcani. Al termine dei lavori  viene rilasciata una dichiarazione (Ankara summit declaration).
    • giugno il presidio di Gezi Park a Taksim viene attaccato dalla polizia, i disordini si protraggono per giorni e si estendono a tutto il paese. Gli scontri mostrano che una grande fetta della popolazione non è più disposta a sopportare la deriva autoritaria di Erdoğan che, a detta di quasi tutti i commentatori, si mostra incapace di gestire la situazione. Dopo pochi giorni il Parlamento europeo pubblica una risoluzione sulla Situazione in Turchia (en) - P7_TA(2013)277 in cui si deplora l'uso eccessivo della forza da parte delle forze dell'ordine, la censura sui mezzi di informazione e il rifiuto di Erdoğan al dialogo. Si gradisce invece la posizione più morbida del presidente Gül. La risoluzione viene definita inaccettabile dal ministro degli esteri Davutoğlu. Nel pieno degli scontri si svolge la conferenza, organizzata dal ministro per gli affari europei turco "Rethinking Global Challenges: Constructing a Common Future for Turkey and the EU” alla quale partecipa Füle (discorso). Tornato in Europa Füle riferisce al PE definendo cruciale il momento delle relazioni UE-Turchia  per la presenza di un nuovo impulso all'apertura dei capitoli bloccati e per i disordini che segnalano un malessere nella società. Il giorno dopo anche la Ashton parla degli ultimi avvenimenti in Turchia. Per sfuggire alla censura cui sono sottoposti i media i manifestanti pubblicano una pagina a pagamento sul New York Times in cui spiegano le ragioni della protesta. Intanto la BEI accorda un prestito di 200 milioni di euro per la modernizzazione della linea ferroviaria Istanbul-Ankara portando a circa 1,5 miliardi di euro il finanziamento alla linea a grande velocità. Bruxelles ospita la seconda conferenza SPEAK UP! Freedom of Expression and Media in the Western Balkans and Turkey. A Mersin si svolgono i 17° Giochi del Mediterraneo per molti sono la preparazione alle olimpiadi del 2020 di cui la Turchia ha chiesto l'organizzazione. Il proseguimento del ritiro delle truppe del PKK continua a deteriorare i rapporti tra Barzani, leader del Iraq del nord e Maliki capo del governo centrale di Bagdad. A fine mese il Consiglio affari generali da il via libera per l'apertura dei negoziati sul capitolo 22
    • luglio in Egitto dopo settimane di proteste contro Morsi l'esercito interviene, lo destituisce e arresta il capo dei Fratelli musulmani. Presi di sprovvista gli USA e l'Europa sono costretti (en), nella difesa della democrazia e di uno stato laico, ad avallare quello che è a tutti gli effetti un colpo di stato. Per Erdoğan, alleato di Morsi nel tentativo di dimostrare la possibilità di un governo islamico moderato, al contrario quello che è accaduto in Egitto è un inaccettabile golpe militare. Ashton si reca in Egitto per rendersi conto di persona ed incontrare i membri del governo ad interim. Il consorzio Shah Deniz sceglie finalmente il gasdotto che porterà il gas dall'Azerbaigian all'Europa: il TAP. 
    • agosto mentre si susseguono scontri tra l'esercito e i Fratelli musulmani che producono centinaia di morti in un'intervista Orhan Pamuk accusa l'Occidente di non voler rendersi conto che in Egitto è in corso un golpe di stampo cileno. La guerra in Siria con la resistenza di Assad e gli scontri ormai non più velati tra le frange della ribellione mettono la Turchia in una difficile posizione. Per questo motivo Erdoğan è tra i primi ad appoggiare l'annuncio americano di voler intervenire militarmente. La politica di Ankara nei confronti di Assad, fino a poco tempo prima considerato uno dei partner più affidabili, è scivolata verso posizioni dichiaratamente pro-sunnite. Anche l'eco delle proteste di Gezi park non si spegne: scoppiano nuovi tumulti che la polizia ancora una volta reprime duramente. Il processo Ergenekon si chiude con pesanti condanne nei confronti dei militari. L'ex comandante di Stato maggiore Ilker Başbuğ viene condannato all'ergastolo. Con lui centinaia di altri accusati, politici, giornalisti avvocati, ricevono dure pene. L'impressione è che la resa dei conti con il potere militare si sia trasformata in una caccia alle streghe con lo scopo di demolire l'opposizione al crescente autoritarismo del primo ministro. In seguito al rapimento di due piloti la Turchia chiude in Libano tutte le sedi ufficiali.
    • settembre di fronte al rientrare dell'attacco armato alla Siria, in seguito all'accordo sullo smantellamento dell'arsenale chimico siriano, al quale l'Europa applaude, la Turchia si trova in una posizione di debolezza. I rapporti al minimo con Egitto, deboli con Israele, diffidenti con gli Arabi, fanno si che Ankara giochi in Siria una partita vitale per il suo futuro in Medio Oriente e per il permanere del "modello turco" nella regione. Il premier Erdoğan preme per l'intervento armato a ogni costo, anche senza il consenso Onu, con un attacco «in stile Kosovo». La Commissione pubblica la "Relazione 2012 sull'assistenza finanziaria per l'allargamento (IPA, PHARE, CARDS, strumento di preadesione per la Turchia e strumento di transizione" Com(2013)625 (en) accompagnata dal documento di lavoro SWD(2013)326 (en). Intervenendo allo American Business Forum on Europe il commissario Füle illustra ai partner americani l'impatto che avrebbe l'ingresso nell'Unione europea dei paesi Balcanici e della Turchia sulle relazioni commerciali USA-UE. Riguardo alla Turchia Füle conferma che questa ha bisogno di acquisire non solo più standard europei ma anche valori. La Turchia, pur arrivando al ballottaggio finale con Tokio,  perde l'organizzazione delle Olimpiadi del 2020. Più che le difficoltà economiche (enormi investimenti necessari per l'ammodernamento delle infrastrutture) o l'opposizione "ideologica" al consegnare l'organizzazione ad un  paese islamico, quello che più ha pesato è stata l'involuzione autoritaria di Erdoğan (con la repressione di Gezi park) e la reiterata spinta verso la guerra alla Siria. Cadono i 50 anni della firma dell'Accordo di Associazione UE-Turchia. L'anniversario passa inosservato sia in Europa che in Turchia. 
    • ottobre il primo ottobre viene registrato ufficialmente il Partito Gezi. Fondato da un gruppo di artisti e musicisti ha come presidente è il chitarrista Cem Köksal che ha manifestato l'intenzione di presentare candidati alle elezioni del 2015. Il Parlamento europeo pubblica il REPORT on budgetary management of European Union pre-accession funds in the areas of judicial systems and the fight against corruption in the candidate and potential candidate countries (A7-318/2013). Viene pubblicato il documento  Strategia di allargamento e sfide principali per il periodo 2013-2014 Com(2013)700 (en) corredato dal Turkey progress report 2013 - SWD(2013)417. Tra i punti principali sottolineati dal rapporto: la riapertura delle negoziazioni sui capitoli in discussione (capitolo 22) dopo tre anni, la necessità di approfondire la discussione sulle libertà fondamentali (nonostante siano stati approvati un pacchetto di riforma della giustizia e uno di riforma democratica la repressione brutale delle proteste di Gezi park e le lacune nel processo Ergenekon dimostrano che la strada è ancora lunga) aprendo al più presto i capitoli 23 (Diritti fondamentali) e 24 (giustizia). Il non riconoscimento di Cipro, il congelamento delle relazioni UE-Turchia durante la presidenza cipriota e l'opposizione allo sfruttamento da parte della sola Cipro-sud dei giacimenti di gas in Mediterraneo costituiscono ancora motivo di attrito. Per quanto riguarda il processo di revisione costituzionale si sottolinea come dopo un  primo momento di grande trasparenza, che ha portato al consenso su 60 articoli, le discussioni sui punti più controversi siano ormai svolte a porte chiuse. Dal punto di vista economico si sottolineano positivamente la diminuzione della disoccupazione, la diminuzione di disparità di Pil procapite tra Ue e Turchia e la continua seppur molto diminuita crescita dell'economia turca. Si evidenziano anche problemi di fragilità strutturale dovuti alla precaria struttura del debito estero che mettono la Turchia in una situazione di debolezza nel caso di un aumento del rischio-paese percepito. Il comitato dei rappresentanti permanenti da il via libera all'apertura dei negoziati sul capitolo 22. Nel suo EU ‘regress report' 2013 il giornalista A. Bozkurt sottolinea come le misure ad hoc o urgenti di negoziazione siano diventate la norma invece che l'eccezione. Si lamenta, pur evidenziando come il rapporto dia un quadro veritiero dello stato del processo di integrazione, come il capitolo 22 che pure aveva avuto il via libera a giugno sia stato congelato fino alla presentazione del rapporto. Anche la positive agenda in fin dei conti, tenuto conto dell'opposizione francese su cinque capitoli e lo stallo su altri otto dovuto alla questione di Cipro, non ha portato che minimi progressi. Infine la UE non ha ancora ufficialmente trasmesso lo screening di 10 capitoli alla parte turca. Confermando lo stato critico delle relazioni estere turche anche l'Italia impone lo stop ai vertici intergovernativi e al Forum Italo-Turco. I piloti turchi rapiti in libano vengono rilasciati. Si svolge a Londra, in preparazione della Conferenza Ginevra II, l'incontro ministeriale sulla Siria (final communique) mentre la Crimea ospita il quarto international black sea economic forum.
    • novembre irritando gli alleati la Turchia firma un accordo con una compagnia cinese per la fornitura di un sistema antimissile. Viene inaugurato, nel 90° anniversario della fondazione della Repubblica turca,  il Marmaray, il tunnel ferroviario che collega la parte asiatica e quella europea di Istanbul. La retorica vuole che questo tunnel sia un tratto della di una moderna via della seta dove un giorno potranno passare i treni ad alta velocità che arriveranno a Pechino. Molto più prosaicamente il Marmaray non è che una opera necessaria alla città di Istanbul. Il Parlamento europeo pubblica la Relazione sulla relazione annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo nel 2012 e sulla politica dell'Unione europea in materia (A7-0418/2013) (en). La Commissione Europea approva un aiuto di 31 milioni di euro alla comunità turca di Cipro per favorire la riunificazione dell'isola. Finalmente durante la conferenza ministeriale intergovernativa UE-Turchia vengono aperte le negoziazioni sul capitolo 22 (Politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali). A fine mese viene approvato un aiuto di 236 milioni di euro per supportare le riforme in aree chiavi quali la gestione delle frontiere, la riforma dell'apparato giudiziario, lo sviluppo rurale. Nonostante la riapertura dei negoziati il clima europeo non è dei migliori. L'AKP non ha alcuna intenzione di compromettere il rapporto con la sua base sociale e quindi rischiare di perdere il potere per inseguire le riforme chieste dall'UE. Dal canto suo a molti politici europei fa comodo dilazionare nel tempo la fine dei colloqui di adesione. Così al termine del Consiglio di cooperazione Russia-Turchia, Erdoğan chiede a Putin di accettare il suo paese nella Shangai Cooperation Organization per toglierlo dal "disturbo" creato dallo stato attuale dei negoziate con l'UE. In questo clima di sfiducia l'AKP, guidato in Europa da Mevlüt Çavuşoğlu,  abbandona il Partito Popolare Europeo per entrare nella euroscettica Alleanza dei Conservatori e Riformisti Europei. Nel suo rapporto con l'Occidente e nella sua dinamica politica interna la Turchia sembra aver imboccato la strada delle democrazie illiberali in cui  il leader del partito vincitore delle elezioni cerca di piegare il paese alle sue convinzioni in ogni ramo della vita politica e sociale. Il divieto per maschi e femmine di vivere insieme nelle case dello studente si inquadra nel clima imposto dai nuovi  "paladini della tutela" (Baydar) che impongono anche la chiusura delle scuole private. Infine la Commissione parlamentare incaricata della riforma della costituzione non riuscendo a raggiungere un compromesso su un nuovo testo viene sciolta dopo l'abbandono dei membri del partito di governo. Il principale partito curdo siriano il PYD (gemello del PKK) annuncia la nascita di una amministrazione autonoma sul territorio al quale viene dato il nome di Kurdistan occidentale (Daği). Mentre il leader del Kurdistan iracheno Barzani compie, presente Erdogan, una storica visita (UsluPaulÇakirAkyol) a Diyarbakir, al confine turco-siriano si inizia la costruzione di un muro che tenga separata la frontiera. Ufficialmente il muro deve proteggere la popolazione dalla guerra ma quel tratto di frontiera, essendo abitato in prevalenza da curdi, è tra i più sicuri. Il "muro della vergogna" servirà in realtà ad asfissiare economicamente e politicamente il Kurdistan siriano tenendo separati i Kurdi turchi da quelli siriani che stanno tanno tentando di eliminare le milizie jihadiste di Al-Nusra vicine ad Erdoğan e all'Arabia Saudita. A complicare la situazione a fine mese arriva la notizia che il governo turco e quello kurdo-iracheno hanno siglato un accordo segreto secondo il quale la compagnia petrolifera statale turca potrà operare in territorio kurdo e costruire, insieme ai curdi, un secondo oleodotto per il trasporto del petrolio in Turchia. Immediatamente il vice ministro iracheno per gli affari esteri, Husain al Shahristani, avverte che qualsiasi esportazione di petrolio senza l'approvazione del governo centrale è da considerarsi illegale e costituisce un'intromissione nella sovranità dello stato iracheno. Dopo giorni di trattative si arriva ad una ricomposizione del problema ma Bagdad teme fortemente che una autonomia economica porti alla fine ad una richiesta di indipendenza. L'Egitto espelle l'ambasciatore turco per ritorsione all'appoggio che la Turchia continua ad offrire a Morsi e ai Fratelli mussulmani. Immediatamente Ankara espelle l'ambasciatore egiziano. Le relazioni fra i due paesi erano sul filo del rasoio da luglio non avendo Erdoğan non mai accettato la deposizione del presidente Morsi, che era il suo più stretto alleato all' interno dell' "asse sunnita" con Arabia Saudita e Qatar.
    • dicembre il quotidiano Taraf pubblica una lettera datata 2004, firmata da Erdoğan e Gül,  nella quale il Consiglio nazionale di sicurezza chiede esplicitamente di intervenire contro il movimento Hizmet di Fethullah Gülen. Dopo pochi giorni, a pochi mesi dalle amministrative di marzo, un'inchiesta per casi di corruzione nel commercio e nelle concessioni edilizie nelle aree urbane porta all'arresto, tra gli altri, dei figli dei ministri di Economia, Interni e Infrastrutture. Il premier Erdoğan grida al complotto e decapita il vertice della polizia di Istanbul con l' arresto di 5 capi dipartimento ma si vede costretto a cambiare 10 ministri (tra i quali Interni, Economia, Giustizia e anche il ministro per l'Europa, Egemen Bagis). L'indagine anticorruzione segna la fine del consenso interno nell'AKP così mentre uno dei ministri costretti alle dimissioni afferma di aver seguito le precise istruzioni del premier, l'ex capitano della nazionale di calcio Şükür e i parlamentari Günay, Kalkan e Özdalga lasciano il partito (CengizGülerceÇelik). I commentatori sono concordi nel considerare che il vero scontro sia fra il premier e confraternita islamica guidata dal pensatore Fethullah Gülen la cui decennale alleanza con Erdoğan  ha portato allo smantellamento del potere pervasivo dei militari e alla nascita di un islam moderato che non rifiutando la modernità e il capitalismo era diventato un modello per l'intera area geografica. Ma ora da un lato la nascita di un'altro sistema autoritario, centrato sul potere non condiviso di Erdoğan,  e dall'altro l'inchiesta giudiziaria contro la corruzione, portata avanti da inquirenti legati a Gülen  e dai più considerata una rappresaglia alla chiusura delle scuole private (di cui le dershane, le scuole della confraternita, fanno parte) ha provocato lo scontro frontale tra i due (Daği -  Yilmaz - Solgun -  Bozkurt -  Çelik -  Yetkin). In ogni caso entrambi i contendenti, in quanto implicati in trame  poco chiare potrebbero veder diminuire il loro prestigio. Così, nel caso Gülen non volesse scendere direttamente in politica,  potrebbe essere proprio il presidente Gül l'uomo al quale chiedere di riportare la Turchia alla stabilità e alla chiarezza di uno stato veramente secolare. (IdizAkyol). Il terremoto politico provoca un crollo della lira turca e la protesta di migliaia di persone che chiedono a gran voce le dimissioni del primo ministro. I militari secondo un costume già usato fanno sentire la loro voce in un comunicato  e  in una una intervista l'ex ammiraglio Ertürk si dice convinto che solo i vertici militari siano fedeli al governo, la base al contrario ancora ideologicamente nazionalista e laica sarebbe insoddisfatta del nuovo corso. L'apertura del nuovo capitolo negoziale fa ripartire le relazioni UE-Turchia. La firma dell'accordo per la riammissione  degli immigranti irregolari permette di sbloccare le negoziazioni  per la eliminazione del visto di entrata nella UE per i cittadini turchi. In seguito al rimpasto nel governo turco nuovo ministro per l'Europa è Mevlüt Çavuşoğlu che pubblica il 2013 Progress report by Turkey. I commentatori da un lato vedono con favore che la Turchia si focalizzi di nuovo sulle questioni europee (Yetkin) dall'altro si chiedono quali saranno le ripercussioni dell'inchiesta anticorruzione che coinvolge il partito del primo ministro (Dedeoğlu, Aktar).  Dopo tre anni le compagnie aeree di Israele ricominciano a volare nei cieli turchi. Istanbul ospita il 30° meeting della Abant platform incentrato sul rapporto Aleviti-Sunniti. La Corte europea per i diritti umani emana una sentenza che da ragione al ricorso di Doğu Perinçek, leader del Turkish Working Party, presentato dopo essere stato condannato in Svizzera per aver negato ai massacri armeni da parte dei Turchi la definizione di genocidio. Il 16 dicembre viene firmato ad Ankara l' accordo di riammissione (en) e iniziato il dialogo sulla liberalizzazione dei visti.