From Home to Space
invitano ad un nuovo incontro della serie From Home to Space con
Lucio Angelo Antonelli
Direttore, Osservatorio Astronomico di Roma - INAF
"Esplorando l'Universo con i grandi telescopi da Terra e dallo spazio"
Giovedì, 14 maggio ore 15:00-16:00
per partecipare: https://ambasciatausa.it/FromHomeToSpace/
Il programma è interattivo e si svolgerà in italiano
L’astronomia moderna sta affrontando le nuove sfide della conoscenza dei misteri del cosmo attraverso la realizzazione di strumenti sempre più grandi e potenti che la tecnologia va mettendogli a disposizione. Se l’astronomia ottica è iniziata ormai quattrocento anni fa con le osservazioni di Galileo, il vero grande salto è avvenuto negli ultimi cento anni, grazie alla rapida evoluzione della tecnologia per realizzare i grandi telescopi ottici e alle nuove tecnologie che, a partire dalla seconda metà del ‘900, hanno permesso di osservare l’Universo a tutte le lunghezze d’onda della luce. I nuovi strumenti che caratterizzeranno l’astronomia dei prossimi decenni rappresentano il massimo della sfida che la tecnologia dell’uomo sa mettere in campo per osservare e comprendere sempre più in dettaglio quanto già pensiamo di conoscere o per svelare i misteri che il Cosmo ancora ci offre.
Lucio Angelo Antonelli
Astrofisico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), dal 2018 è direttore dell'Osservatorio Astronomico di Roma, oggi uno dei 16 istituti dell'INAF, che ha raccolto la grande tradizione degli osservatori di Roma: l’Osservatorio del Collegio Romano e l’Osservatorio del Campidoglio. Nel 2017 è stato direttore dello Space Science Data Center (SSDC) dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e precedentemente, Project Scientist INAF dell'ex ASI Science Data Center (poi SSDC). Membro della collaborazione internazionale MAGIC si è sempre occupato di astrofisica delle alte energie ed in particolare dello studio di fenomeni transienti meglio conosciuti come Lampi Gamma (o Gamma Ray Burst, GRB) e più recentemente di astronomia multi messaggero attraverso la ricerca delle sorgenti celesti che emettono onde gravitazionali o neutrini. Per svolgere le sue ricerche in questo campo ha collaborato attivamente con varie missioni spaziali quali BeppoSAX, SWIFT, AGILE o di progetti da Terra quali REM, MAGIC, CTA ed ha osservato con i telescopi ottici tra i più grandi del mondo (VLT ed LBT). I risultati delle sue ricerche sono stati pubblicati in più di 330 articoli su riviste internazionali astronomiche (tra cui Science and Nature) e più di 400 tra atti di conferenze o telegrammi astronomici o circolari raccogliendo oltre 16.000 citazioni. Ha ricevuto il Premio Bruno Rossi dell’American Astronomical Society nel 1998 per la soluzione della natura extragalattica dei Lampi Gamma. Ha insegnato presso l'Università dell'Aquila e l'Università di Roma "Tor Vergata".
Attualmente è docente al Master in Space Science and Technologies,membro del Consiglio Direttivo della Società Astronomica Italiana, dell'International Astronomical Union e della European Astronomical Society.