Apparati per la rivelazione e l'analisi del suono
Il supporto sperimentale all'astrazione e al formalismo ondulatorio fu uno degli obiettivi dell'acustica del XIX secolo. In questo quadro è facile comprendere l'importanza che ebbe la ricerca di metodi per la visualizzazione dei fenomeni vibratori e per la loro analisi.
Fra le molte apparecchiature sperimentali e dimostrative allo studio, un ruolo particolare spettò a quelle che permisero per prime di osservare e misurare le caratteristiche dell'onda sonora per mezzo di metodi ottici e grafici, antesignani dei moderni metodi oscilloscopici e oscillografici. Visualizzare l'ampiezza del suono con tali metodi e analizzarne le componenti spettrali mediante apparati risonanti diede evidenza sperimentale di supporto a modellizzazioni note (ad es. sulla risonanza) o in via di definizione (ad es. sul concetto di filtro o sui meccanismi alla base della voce e dell'udito umani) che avevano bisogno di apparati tangibili corrispondenti.
Gli apparecchi presentati in questa sezione rappresentano la strumentazione completa finalizzata a quello scopo, utilizzata nella seconda metà dell'Ottocento nei laboratori e durante le lezioni di fisica.
(Daniele Rebuzzi)
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Tonometro differenziale di Marloye | Canne d'organo da dimostrazione |
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Lastre di Chladni | Risonatori sferici di Helmoltz |
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Tonometro di Scheibler | Analizzatore armonico di Koenig | Apparato di Quincke e Koenig per l'interferenza di due vibrazioni |
(Daniele Rebuzzi)